Il film tratto dai supereroi dei fumetti Marvel “The Marvels“, che doveva essere un inno al femminismo, è un “Flop totale“. L’incasso è stato di gran lunga inferiore alle aspettative tanto che Hollywood ha cancellato altri due film della stessa serie che erano previsti in produzione per il 2024. Complice un po’ il decadimento del genere e un po’ il susseguirsi nelle sale cinematografiche di titoli, che come sottolinea il Corriere della Sera ha causato un’overdose di produttività, specialmente in film dalla trama intricata e non adatta a tutti i tipi di pubblico. Tutte pellicole costate milioni di dollari che però ultimamente sono risultate sempre seconde nei risultati. La Disney ha quindi annunciato che, nei primi mesi del 2024, non ci saranno i tre film Marvel previsti. Evidentemente questo è segno di una certa stanchezza dei supereroi, dopo aver tenuto banco nei botteghini di tutto il mondo per quasi 30 anni. Gli stessi fan si stanno interrogando sul futuro del genere che forse sembra aver esaurito le idee, o probabilmente non interessa più come una volta perchè gli spettatori sono cambiati.



Martin Scorsese sui film della Marvel: “Ho provato a guardarli ma non sono cinema”

Martin Scorsese, in un’intervista riportata sul Corriere della Sera, si era espresso in merito ai film sui supereroi tratti dai fumetti. da esperto di cinema, con tono critico aveva affermato che: “Non vedo i film della Marvel, ci ho provato. Ma non sono cinema“. Per poi tornare a replicare dopo varie critiche arrivate dai colleghi registi, scrivendo in un editoriale sul  New York Times una precisazione: “Il fatto che non mi interessino è soltanto una questione di gusto personale”.



Forse per evitare troppe polemiche, ha anche affermato:” Sono certo che se fossi più giovane, forse avrei persino voluto dirigerne uno“. Però, ha aggiunto il regista: “I film con i quali mi sono formato sono altri, Bergman, Fellini, Fuller“.  E conclude Scorsese: “Non c’è rivelazione, mistero o autentico pericolo emotivo. Le immagini sono realizzate per soddisfare una serie di esigenze e sono progettate come variazioni su un numero finito di temi“.

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