The Net – Gioco di squadra, seconda puntata 26 dicembre su Rai 2
Questa sera, lunedì 26 dicembre, alle 23.00 su Rai 2 andrà in onda la seconda parte della serie in tre puntate “The Net – Gioco di squadra”, dedicata al mondo del calcio e a quello che c’è dietro le quinte. Nel cast di questa coproduzione internazionale (Cross Productions con Das Netz GmbH) Alberto Paradossi è Vincenzo Tessari, Massimo Ghini e Galatea Ranzi sono i suoi genitori, mentre Gaetano Bruno interpreta Maurizio Corridoni. E poi ci sono Orso Maria Guerrini, Maurizio Mattioli, Massimo Wertmuller. La regia dei primi tre episodi è di Volfango De Biasi, quella degli altri tre si deve a Lorenzo Sportiello. La miniserie segue le vicende dei Tessari, ricca famiglia fiorentina, che gestisce da tempo il Toscana Football Club, la seconda squadra di calcio di Firenze approdata in serie A con tanti sforzi e passione.
The Net – Gioco di squadra, anticipazioni episodi 3 e 4
Nel terzo episodio di “The Net – Gioco di squadra” il Toscana Football Club ha vinto il derby, 1-0, con un gol della giovane rivelazione camerunense Kenneth (Livio Kone). Nonostante tutto la proprietà cinese non è contenta e manda via l’allenatore (Maurizio Mattioli) per sostituirlo con uno coach famoso. L’imprenditore Zhang Bo decide di annunciare l’arrivo del nuovo mister, Vasconcelos, ma la giornalista Miriam brucia la notizia. Il nuovo allenatore, però, non arriverà: Corridoni lo ha convinto a rifiutare il posto. Nel quarto episodio la squadra è rimasta senza allenatore. Inoltre il nuovo arrivo Wang Li, si rivela essere strafottente e capriccioso. Il presidente, colpito da un infarto, cerca di richiamare il vecchio allenatore che però rifiuta di tornare. Corridoni ricatta la proprietà: convincerà un nuovo allenatore a seguire il Toscana solo se verrà accettato come socio nella costruzione dello stadio. Il presidente acconsente. Vincenzo Tessari riesce a impedire la firma del contratto con il nuovo allenatore: nei suoi piani c’è l’ingaggio di Sasà Di Pascale, un ex calciatore che nel match decisivo dell’anno prima, nella squadra avversaria, aveva sbagliato apposta il rigore, salvando così i toscani.