La serie tv The Regime – Il palazzo del potere è giunta al termine, ma la potrete rivedere su Sky Atlantic e Sky Go.

Dittatura, politica nazionale, internazionale, potere, sesso, denaro, guerra, ribellione del popolo. Situazioni che ritornano costantemente nella storia e ci rimandano comunque all’attualità, ma essendo una fiction i toni sono esasperati, surreali e raggiungono perciò anche punte di ridicolo. Sono le persone che fanno la storia e i disastri umani e qui sono volutamente sottolineati gli umori e le follie dei protagonisti che decidono lo sprofondamento del Paese immaginario. Ma così è nella realtà. Fate un excursus dei personaggi storici che hanno portato le guerre nel mondo, di qualsiasi colore e razza, comunisti, fascisti, nazisti, sciiti, jihadisti, imperialisti americani e tirate le somme. I secoli passano, ma la costante di essere i padroni del mondo resta. Certo non è solo colpa di un uomo, è un sistema, una cultura (religiosa e non) a cui anche chi è vicino al dittatore si adegua e a cascata utilizza il proprio potere



Riavvolgiamo il nastro velocemente delle sei puntate.

Un piccolo Paese dell’Europa dell’Est è in mano a una zarina dal pugno di ferro, narcisista, ipocondriaca, volubile, vanitosa, eccessiva. Questo è il ritratto parziale della Cancelliera Elena interpretata da una bravissima Kate Winslet.

I ministri sono ai suoi piedi e il popolo è ammaliato dalle sue balle.



Vive in un castello sfarzoso stile reggia di Caserta staccata dalla realtà. Utilizza i mezzi di comunicazione attuali con fiabe alla Disney per tenere alto l’umore dei sudditi. Al fondo è però fragile e vive in subbuglio interno costante.

Le viene affiancato il macho, grezzo e ruvido caporale Herbert, detto il macellaio per aver ucciso dodici operai in rivolta in una miniera di cobalto. Il suo compito è controllare il livello di umidità delle stanze del palazzo sempre a stretto contatto con la zarina. Ha sensi di colpa e la notte si fustiga. Ha chiare le sue origini umili e che il popolo è da elevare. Matthias Schoenaerts è l’attore nelle vesti del bruto, recitazione perfetta con un’immedesimazione fisica e gestuale perfetta, un fenomeno.



Risolve i problemi fisici/psicologici della cancelliera con menù a base di patate bollite e impacchi con verdure della terra. Diventa velocemente nella prima puntata il suo consigliere fidato. L’oligarca creato dalla zarina viene umiliato, gli Usa che mungono il Paese vengono sfrattati, alcuni ministri ingabbiati, una striscia di terra cuscinetto confinante viene invasa.

Le sanzioni contro il Paese si inaspriscono, l’economia inizia ad andare in pezzi ed Elena cerca la via del sostegno della Cina con l’oligarca umiliato.

Il feeling con il caporal/consigliere si spezza, lo ingabbia a pane e acqua. Nelle celle sotterrane conosce l’ex Cancelliere messo ai ferri (Hugh Grant), che lo mette in guardia dall’essere usato dalla Cancelliera. Ma l’esito è che lui lo uccide, al fondo ama Elena.

Anche lei non può far a meno di lui, lo riabilita con una sequenza shock davanti ai ministri e marito: gli salta addosso e diventano amanti alla luce del sole.

Il Paese è sempre più alle corde, il popolo s’incazza, si ribella e armi in pugno arriva al palazzo nel momento in cui Elena sta per dimettersi e designare proprio Herbert a suo successore.

Tre righe sull’ultima puntata ma senza svelare tutto. I due riescono a fuggire, vengono poi arrestati, liberati e… il finale è drammatico, ma come ne Il Gattopardo di Tomasi da Lampedusa: “Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi”.

La narrazione della serie tv The Regime – Il palazzo del potere è intersecata su diversi piani, il personaggio della zarina con le sue fisime e il suo scettro di potere, il caporale Herbert con i suoi trascorsi e ideali, i ministri tappetini, la situazione politica, la guerra e il popolo che si ribella. Ci sono le bordate agli americani mungitori di risorse e considerando che la produzione è della HBO questo non era affatto scontato.

Tra i personaggi c’è Agnes, fedele servitrice di Elena, strizzata in un saio simile a quello delle suore, magra come un chiodo coi capelli a maschietto. È la bella e irriconoscibile Andrea Riseborough.

Scenografia, costumi, fotografia perfetti della serie The Regime – Il palazzo del potere. Primi piani della Winslet e di Schoenaerts intensi viste le loro significative buonissime capacità interpretative. Ultima riga, il regista è Stephen Frears e ho detto tutto.

— — — —

Abbiamo bisogno del tuo contributo per continuare a fornirti una informazione di qualità e indipendente.

SOSTIENICI. DONA ORA CLICCANDO QUI