Le puntate di The Regime – Il palazzo del potere sono sei con uscita settimanale mondiale (la terza andrà in onda in Italia stasera su Sky Atlantic e Now). I due protagonisti principali sono Kate Winslet e Matthias Schoenaerts.
Siamo in un piccolo Stato immaginario che ricorda i Paesi dell’Est Europa, tutto ambientato in un grande palazzo d’epoca, stile reggia, governato con pugno duro dalla Cancelliera Elena Vernham (Winslet), una dittatrice. Piena di fobie, ogni anno un restauro del palazzo, misurazione dell’umidità continua, camera iperbarica. Al fondo fragile ma nella figura della Cancelliera è una zarina. I suoi ministri la temono e sono sdraiati a pelle di leopardo.
Matthias Schoenaerts interpreta il caporale Herbert Zubak, soprannominato il macellaio dell’area cinque, per avere ucciso dodici operai in rivolta in una miniera di cobalto. È un uomo grezzo, avvolto nei suoi incubi, inizialmente impaurito e spaesato, che di notte nella sua camera si flagella. Il suo compito è quello di seguire la zarina nel palazzo e controllare il livello di umidità. Una notte la salva da uno squilibrato entrato nella sua camera e dopo neppure trenta minuti di puntata, i due entrano in sintonia.
La zarina gli dice: Tu non sei nessuno, questo vuol dire che di te mi posso fidare. Tu mi vuoi bene. E il caporale diventa il suo consigliere e taumaturgo. Le applica delle garze con della pomata ottenuta dalle patate, che diventano anche il piatto del palazzo e la allena fisicamente. Lei si rinvigorisce e le fobie scompaiono. Al tempo stesso poche frasi del caporale che diventano giudizi sull’appartenenza e sul nazionalismo del regno. Elena svolta nell’azione politica interna e internazionale. Ingabbia due ministri alla maniera di Stalin, umilia e riduce alla maniera di Putin un oligarca che lei aveva innalzato e si contrappone alla sudditanza verso gli Stati Uniti. Il macellaio la sogna di notte e qui si ferma la seconda puntata.
Quando devo giudicare un programma, come nel caso di The Regime – Il palazzo del potere, non leggo mai, prima di aver scritto il pezzo, le recensioni dei critici, questa volta involontariamente mi è caduto l’occhio sul blog del Number One, Aldo Grasso del Corrierone, che ha scritto una macchia: La storia è di potere, raccontata sui toni del grottesco, raramente si possono vedere storie realistiche o ironiche.
Se storicamente penso a personaggi come Nerone, Napoleone, Stalin, Ceausescu, Gheddafi, non citando di proposito molti dei viventi (e ce ne sarebbero tanti), questa serie tv ha certamente un tenore fortemente grottesco, ma ricorda avvenimenti e personaggi reali.
Vi lascio alle altre puntate di The Regime – Il palazzo del potere e ci vediamo alla fine della serie, sicuramente vi sarà qualche colpo di scena inaspettato o no.
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