The Voice Senior 2024, un mix tra Ora o mai più di Amadeus e Meteore
C’è stato un tempo a fine anni Novanta in cui a Mediaset, su Italia Uno, andava in onda in prime time ‘Meteore – Alla ricerca delle Stelle perdute’: un format di successo con alla conduzione anche un allora giovanissimo Amadeus che già all’epoca dava spazio a cantanti svaniti nel nulla. Artisti che hanno brillato per un certo periodo, fosse una stagione o qualche anno in più, però ingiustamente dimenticati poi dal mainstream. Ma sempre presenti nel cuore di chi li sa apprezzare, indipendentemente dal numero di quelli che, un tempo, chiamavamo fans; oggi, invece, più semplicemente followers.
Fu poi la volta, poco prima della pandemia, di ‘Ora o mai più’ (con al timone sempre il conduttore degli ultimi cinque Sanremo), contest di rilancio per altrettanti bravi cantanti noti, passibili di rientro in scena. Un programma di Raiuno ben confezionato che sarebbe ancora attuale e gradito, vista la formula e il successo riscosso in tutte le edizioni in cui è andato in onda, così come il suo predecessore sulle reti del biscione. Dal 2020, invece, ecco ‘The Voice Senior’, campione imbattuto di ascolti del venerdì sera di Raiuno, una coproduzione Fremantle e Rai, che propone in gara artisti celebri di ieri con professionisti sconosciuti di oggi tutti over 60: miscelandoli con intelligenza e sobrietà nelle varie puntate del talent per la regia intelligente di Sergio Colabona.
Da Erminio Sinni a Dario Gay: chi sono gli ex noti passati a The Voice Senior
Lasciando che a parlare siano soltanto le canzoni, e l’impatto che ciascun partecipante porta in dote al pubblico con la propria carica di individuale umanità e musicalità. I famosi, o un tempo tali o ex tali, a casa Clerici, sono un ingrediente ricorrente. Quel pizzico di gusto e sorpresa in più che affascina, sorprende e al contempo anche fidelizza, risvegliando il pubblico sopito nei social a dare nuova linfa al rapporto quotidiano di racconto e dialogo con quello che è il proprio beniamino. Già, perché in fondo è proprio questa la magia di ‘The Voice Senior’: mettere la musica al centro, insieme al cuore di chi la interpreta con anima, passione e sentimento.
In principio toccò a Erminio Sinni e Alessandra Drusian dei tenaci Jalisse (allora eliminata alla Blind Audition, immeritatamente sfortunati anche qui). E poi ancora Ronnie Jones, Aida Cooper e Chiara Iezzi del duo Paola e Chiara: che, prima di tornare in auge a Sanremo e ripartire alla grande, ha avuto un altro quarto d’ora di celebrità, come insegna Andy Warhol, proprio davanti ai giurati girati di schiena sulle poltrone. Per giungere alla partecipazione a The Voice Senior di Dario Gay, cantautore appassionato dalle alterne fortune, e procedere quest’anno con Vittorio Centrone, voce maschile di ‘Dragostea Din Tei’ (tormentone dance del 2004 in lingua rumena interpreta con Haiducii che sbancò le classifiche di mezzo mondo) nonché perfomer capace e convincente. Senza dimenticare inoltre Mario Rosini, voce di razza dalle movenze jazz, già trionfatore a Sanremo 2004 dietro Marco Masini con l’intensa ‘Sei la vita mia’. E con lui Andrea Vaschetti e Gianfranco Grottoli, duo di hitmakers dello Zecchino D’oro. Notevole anche la grinta a The Voice Senior di Sonia Zanzi, in arte Sonia Davis, soulwoman perfetta nel ruolo di trascinatrice, interprete di molti fra i brani di punta della miglior italodisco degli anni Novanta di fama internazionale.
Diana Puddu e Danilo Amerio sotto i riflettori del pubblico di The Voice Senior 2024
Ma l’attenzione, sui social e sui media, è in particolare, al momento, tutta per due concorrenti di The Voice Senior 2024: Diana Puddu, al suo debutto in tv, e Danilo Amerio, protagonista in passato di vari Festival di Sanremo. Sono entrambi sotto l’ala protettiva del Capitano Gigi D’Alessio: uno che di voci e talenti se ne intende. Due nomi potenzialmente alla pari papabili per la vittoria, essendo ambedue divenuti virali in rete. La prima si è fatta largo con una strepitosa esecuzione di ‘Ti Sento’ dei Matia Bazar, l’altro ha riconfermato invece sullo stesso palco il proprio indiscusso valore di avvincente performer. Lo stesso che colsero i suoi scopritori: Giancarlo Bigazzi, firma di tantissimi evergreen del pop nazionale, e Pippo Baudo, il cui nome è già garanzia di qualità.
Con la gente che, su Facebook e Instagram, sempre più numerosa, giustamente, si domanda come sia possibile che uno così realmente talentuoso sia sparito a fronte di tanti oggettivamente meno validi, ma dalle carriere inspiegabilmente più longeve. Gente genuina, semplice, convincente, Diana e Danilo. Due belle persone che sanno stare al proprio posto, lasciando invece che a parlare per loro siano soltanto timbro, cuore ed emozione. I telespettatori e gli intenditori appassionati di vera musica li amano davvero. Un bell’ex aequo ci starebbe proprio. (di Elena Molteni)