Nella giornata di ieri si è verificato un gravissimo incidente stradale fra una Lamborghini Urus e una Smart Four For nei pressi di Roma, che ha causato la morte di un bimbo di 5 anni. A bordo del SUV vi erano gli youtuber TheBorderline, protagonisti di una challenge che consisteva nel guidare per 50 ore la Lamborghini, ovviamente alternandosi alla guida e fermandosi per mangiare e fare i bisogni. I loro nomi sono quelli di Vito Loiacono, Matteo Di Pietro, Marco Ciaffaroni, Giulia Giannandrea, quattro youtuber che hanno appunto deciso di noleggiare la Lamborghini presso l’autosalone SkyLimit di Roma, per poi dare vita a questa curiosa sfida da pubblicare sul tubo. Non è ben chiara la dinamica di quanto accaduto, visto che forse l’auto sarebbe finita contromano, centrando appunto la Smart dove viaggiava il piccolo Manuel assieme alla mamma 29enne e alla sorellina di 3 anni, fatto sta che un bimbo è morto, ed è quindi scoppiato il caso.
Questi quattro amici si sono uniti per dare vita ad una nuova sfida come ormai se ne vedono da anni da quando è scoppiato il fenomeno dei social, sono tutti originari di Roma e sono molto seguiti su Youtube, dove hanno 600mila follower, nonché su TikTok, appunto sotto lo pseudonimo TheBorderline. Sono soliti pubblicare imprese di questo tipo ma l’ultima è costata carissimo. Alla guida, al momento dello schianto, vi era Vito Loiacono, che si fa chiamare “er motosega”. Si distingue per i suoi toni urlati e arrabbiati «Ah rega’ – dice baciando il cofano di una Lamborghini blu – quest’auto va più veloce di una Saetta McQueen. Annamo’, me sembra di caricare un drago, daje Jessica che sono il protagonista di Fast & Furious, meeeeeeee». Ma anche: «Questa levetta a cosa serve, ad andare nell’idrospazio000000». Ha pubblicato tanti video, alcuni pubblicati anche nella cameretta della propria abitazione, vicino ad Ostia.
THERBORDERLINE, CHI SONO: GLI INSULTI SUI LORO PROFILI DOPO L’INCIDENTE IN LAMBORGHINI
Sul loro profilo scrivono i TheBorderline: «Non siamo ricchi ma ci piace spendere per farvi divertire a voi! Tutto quello che facciamo si basa su di voi, più supporto ci date più contenuti costosi e divertenti porteremo, tra sfide, challenge e scherzi di ogni tipo cercheremo di strapparvi una risata in ogni momento. Ogni singolo euro guadagnato su YouTube verrà speso per portare video assurdi e unici: la nostra fonte di ispirazione è il grande MrBeast che in America ha costruito un impero attraverso questo tipo di video, ispirandoci a lui porteremo per la prima volta in Italia contenuti simili, che potranno essere portati avanti solo attraverso il vostro grande supporto».
E così che Vito e gli altri hanno vissuto per 50 ore in una scatola di cartone come dei cani, sotto il sole, ma anche una prova di resistenza nel ghiaccio, e ancora, 50 ore in una 500, e molto altro ancora. Una volta appresa la notizia dell’incidente come prevedibile i loro profili sono stati presi d’assalto, con moltissimi commenti di insulti: «Vergognatevi, tutti – scrive uno – Non esistono parole per quello che avete combinato. Sti social stanno veramente portando l’umanità alla deriva». E ancora: «Al posto vostro toglierei ogni account, avete tolto una vita a un bambino, col sorrisino in faccia, per le vostre challenge, per i vostri 4 soldini dati dalle vostre famiglie invece di insegnarvi i valori: nessuno dovrà seguirvi dopo oggi».