Paolo, il padre di Thomas Bricca, il 19enne ucciso ad Alatri con un colpo di pistola mentre si trovava a passeggio con il suo amico magrebino Omar, che si sospetta fosse il vero obiettivo del killer, ha parlato ai microfoni del programma tv “Quarto Grado”, in onda su Rete 4 e condotto da Gianluigi Nuzzi e Alessandra Viero. L’uomo, in particolare, sull’omicidio di suo figlio ha asserito: “Tutti sanno, tutti hanno parlato, le forze dell’ordine sanno chi è stato e quello che hanno fatto. Adesso dobbiamo aspettare”.
Poi, una rivelazione choc: “Un bambino che era lì presente mi ha detto che gli è passato un proiettile vicino alla testa e si è spaventato. Mi ha raccontato bene o male come sono andati i fatti. Sostanzialmente, hanno visto questo scooter che entrava nel parcheggio, mettendosi in posizione di partenza, pronto per ripartire a manetta. È sceso uno di questi ragazzi e ha sparato tre colpi di pistola”. Sulla scena del delitto di Thomas Bricca, però, i RIS hanno trovato solo un proiettile.
THOMAS BRICCA, UCCISO PER COLPA DI UN GIUBBOTTO BIANCO?
Il sospetto degli inquirenti, secondo quanto riferito da “Quarto Grado”, è che a “condannare” Thomas Bricca sia stato il giubbotto bianco che indossava quella sera, in quanto era del tutto simile a quello che portava l’amico Omar. “In effetti, stando al buio, con il cappuccio sulla testa per via del freddo e con due corporature simili, potrebbe esserci stato uno scambio di persona”, ha commentato il papà di Thomas.
La mamma, Federica Sabellico, invece, ha detto che quel giubbotto suo figlio l’aveva preso “di seconda mano. Non spendeva tanti soldi per i vestiti, li prendeva dai suoi amici. Se li scambiavano, però era sempre bello”. Thomas Bricca portava proprio quel giubbotto quando il proiettile lo ha colpito alla fronte, come confermato da Floriana Alonzi, infermiera presso l’ospedale di Alatri: “Aveva ancora il giubbotto bianco addosso quando è arrivato in ospedale. Questa cosa mi logora ogni giorno. Ogni istante penso a lui, la notte non riesco più a dormire”.