L’omicidio del 18enne Thomas Bricca potrebbe essere stato commesso per uno scambio di persona. L’ipotesi si è fatta strada poco dopo la tragedia e di questo è sicuro un giovane di nazionalità marocchina, Omar, che si sarebbe trovato sul posto vicino alla vittima al momento della sparatoria e parla di un fatto di sangue legato al “razzismo“. Si tratta dello stesso ragazzo che, ai microfoni de Le Iene, ha ribadito ciò che aveva detto sui social a margine dell’agguato costato la vita a Thomas Bricca ad Alatri: “Ero io il vero bersaglio“. Il giovane sostiene di essere lui il reale obiettivo dei killer che, in sella ad uno scooter, la sera del 30 gennaio scorso avrebbero esploso almeno 2 o 3 colpi di pistola all’indirizzo del gruppetto di ragazzi in cui si trovava anche Thomas Bricca, ferito gravemente alla testa da un proiettile e morto in ospedale.



Lo stesso papà del 18enne ucciso, Paolo Bricca, ha sottolineato più volte la pista dello scambio di persona descrivendo un figlio lontano anni luce da episodi violenti e risse, un ragazzo “pacifico e amico di tutti” che, secondo il suo punto di vista, si sarebbe trovato “nel posto sbagliato, con un amico sbagliato“. Finendo per essere ammazzato da chi, per errore, lo avrebbe colpito nel tentativo di uccidere un altro. “Soltanto un pazzo può fare una cosa simile“, ripete il papà della vittima ribadendo il suo appello a chi ha sparato: “Costituitevi e pentitevi. Una richiesta finora caduta nel vuoto. Da quando Thomas Bricca è stato colpito a morte, su Alatri è tornata quella cappa sinistra che si vide già nel 2017 con l’uccisione di un altro giovane, il 21enne Emanuele Morganti, massacrato in strada a calci e pugni con ferocia inaudita. Nella ricostruzione dell’omicidio di Thomas Bricca, Giulio Golia de Le Iene si è imbattuto nella testimonianza di una persona che si sarebbe trovata sulla scena al momento dello sparo, aprendo a una scioccante sequenza di ciò che sarebbe successo.



Thomas Bricca ucciso ad Alatri, testimone: “Ho visto un buco in testa, poi…”

La morte di Thomas Bricca, ucciso ad Alatri il 30 gennaio scorso, è ancora un caso irrisolto. Non si conosce al momento l’identità di chi ha sparato contro il gruppo di giovani in cui il 18enne si trovava la sera dell’agguato, vittima di un delitto che, secondo diversi conoscenti, sarebbe frutto di un tragico scambio di persona. “Siamo distrutti” ha detto il padre di Thomas Bricca a Le Iene, in apertura di un recente servizio televisivo in cui è stata trasmessa la drammatica testimonianza di un amico del 18enne.



L’ho visto steso a terra – ha raccontato il giovane ai microfoni di Giulio Golia –, con un buco in testa, usciva tanto sangue, troppo, e ho iniziato ad urlare. Già pensavo che la situazione era gravissima“. Poco dopo, l’amico di Thomas Bricca avrebbe chiamato lo zio del 18enne, accorso subito sul posto. E questo è ciò che l’uomo ha detto alla trasmissione di Italia 1: “A stento sono riuscito a mettere a fuoco la situazione, aveva il foro del proiettile sulla fronte. Ho capito subito che la cosa era grave. Mia madre non sa niente perché non reggerebbe il colpo. Le abbiamo detto che Thomas ha avuto un incidente e che sta in ospedale. Ogni giorno gli prepara i cambi con le cose che gli piacciono da mangiare…“.