Thomas Bricca, interrogato l’unico indagato in Procura
Interrogato per ore l’unico indagato per la morte di Thomas Bricca. Si tratta di uno dei due fratelli che qualche giorno fa si erano presentati ai carabinieri per rendere dichiarazioni spontanee sulla morte del giovane, che sarebbe stato colpito da un proiettile per uno scambio di persona. A puntare il dito verso la famiglia dell’indagato è stato un amico di Thomas, convinto che volessero uccidere lui. Dopo un lungo interrogatorio, come spiega l’Ansa, la procura non ha fermato nessuno: resta comunque al vaglio degli inquirenti la posizione del giovane, del fratello e del padre. Dietro la morte del 18enne ci sarebbe una ritorsione dopo gli scontri tra gruppi rivali di ragazzi avvenuti nella città ciociara ma dall’interrogatorio odierno non sarebbero emersi elementi decisivi.
Thomas Bricca, svolta nel caso del giovane ucciso
Poche ore fa, una potenziale svolta si è innestata nel caso di Thomas Bricca, il 19enne ucciso ad Alatri con un colpo di pistola il 30 gennaio scorso. Un giovane di 22 anni sarebbe stato iscritto nel registro notizie di reato e, secondo quanto riporta Il Corriere della Sera, sarebbe indagato per l’omicidio. Nei prossimi giorni dovrebbero essere eseguiti accertamenti irripetibili e, stando alle indiscrezioni diffuse dallo stesso quotidiano, spunta l’ipotesi di un “buco” nell’alibi che il soggetto sospettato di un coinvolgimento nella morte del ragazzo avrebbe fornito agli inquirenti. Questa mattina in Procura a Frosinone sarebbe atteso l’interrogatorio.
Secondo quanto emerso si tratterebbe di uno dei due fratelli che, dopo il delitto di Thomas. Bricca, si sarebbero presentati spontaneamente in caserma sostenendo la loro estraneità alla vicenda. Nello spiegare i loro movimenti di quella sera, i giovani avrebbero dichiarato ai militari di essere stati a cena in un ristorante della città con parenti e amici. Una circostanza che, scrive ancora Il Corriere, avrebbe trovato riscontro ma l’orario aprirebbe a una criticità nella posizione (ancora tutta da vagliare): la cena sarebbe iniziata alle 21, circa 30 minuti dopo il ferimento di Thomas Bricca. Resterebbe da capire dove l’indagato abbia trascorso quella parentesi temporale.
Thomas Bricca: le ultime novità nelle indagini sull’omicidio di Alatri
Thomas Bricca sarebbe stato ferito alla testa da un proiettile esploso da una pistola a tamburo, arma non ancora ritrovata. Il colpo mortale, secondo quanto ricostruito finora, sarebbe stato sparato da circa una ventina di metri di distanza da uno dei due giovani giunti in centro storico ad Alatri a bordo uno scooter T-Max, il volto coperto da un casco integrale. Sarebbero almeno 3 i colpi sparati contro il gruppo di ragazzi in cui si trovata la vittima, e uno di questi avrebbe ucciso il 19enne. Non si esclude l’ipotesi che il delitto sia maturato nel contesto di una rivalità tra bande di giovanissimi ad Alatri, così come apparirebbe fondato lo scenario di un tragico scambio di persona.
Nelle prossime ore, il 22enne che attualmente risulterebbe indagato per l’omicidio di Thomas Bricca dovrebbe essere interrogato in Procura. Dopo di lui potrebbero essere ascoltati anche i familiari per tentare di ricostruire i movimenti di quella sera e vagliare tutte le testimonianze finora acquisite. Diverse persone avrebbero riferito agli inquirenti che, nei giorni precedenti alla morte di Thomas Bricca, ad Alatri si sarebbero consumate delle risse tra gruppi di ragazzi e non si escluderebbe l’ipotesi di una “vendetta” tra bande confezionata nei termini dell’atroce agguato costato la vita al 19enne. “Mio figlio si è trovato nel posto sbagliato con un amico sbagliato, non c’entrava niente con questa violenza, era amico di tutti“: lo ripete il papà di Thomas Bricca, Paolo, distrutto da un dolore insanabile.