Non ci sta Twitter dopo il lancio ufficiale di Threads da parte di Meta. Il social del cinguettio, di proprietà di Elon Musk, sarebbe pronto a fare causa a Mark Zuckeberg dopo il lancio dell’applicazione che di fatto rappresenta un vero e proprio anti-Twitter. A riportare la notizia in queste ore è stato TgCom24.it, che sottolinea il fatto che Twitter avrebbe inviato una comunicazione ufficiale ai rivali di Threads, minacciando di citare in giudizio la società dopo il lancio della piattaforma, così come spiegato dal giornale americano The Hill. Nella missiva, la società di proprietà di Elon Musk esprime la “forte preoccupazione che Meta abbia abusato dei segreti commerciali e della proprietà intellettuale” di Twitter.



Viene accusata Meta, società che fa capo a Mark Zuckerberg e che è proprietaria anche di Facebook, WhatsApp e Instagram, di aver assunto degli impiegati ex Twitter proprio per dare vita a Threads. Nel contempo si è espresso in prima persona Elon Musk, che attraverso il suo spazio social dell’uccellino ha pubblicato un cinguettio in cui ha scritto: “E’ mille volte meglio essere attaccati da persone sconosciute su Twitter che indugiare in una felicità falsa su piattaforme come Instagram che nascondono il dolore”.



TWITTER VS THREADS, MA L’APP DI META VOLA: 30 MILIONI DI ISCRITTI

Intanto Threads continua a macinare iscritti e dopo aver tagliato il traguardo dei 5 milioni nelle prime 4 ore, diventati 10 in sette ore, è ora giunto a quota 30: non male per le prime 24 ore di vita. In un post sul blog ufficiale, Meta descrive Threads come uno “spazio per aggiornamenti in tempo reale e conversazioni pubbliche” strettamente collegato a Instragam.

Si potranno pubblicare post con un massimo di 500 caratteri, ma anche foto e video della durata massima di cinque minuti. Ci saranno quindi i repost, così come i post con citazioni, ed inoltre gli utenti potranno limitare le loro risposte, bloccare e segnalare altri utenti. Infine i post di Threads potranno essere condivisi come Storie su Instagram.