La Cina si scopre gigante anche nello spazio: è stata infatti completata la prima stazione spaziale interamente orientale e denominata Tiangong. Ne dà notizia il portale “Le Scienze”, che sottolinea come il Dragone abbia interamente progettato e realizzato da sé la stazione spaziale, gestita da scienziati e ingegneri cinesi, senza alcun contributo o collaborazione esterni. Come dichiarato da Marcello Spagnulo, ingegnere aeronautico, al portale sopra menzionato, “per ogni nazione i vantaggi nello sviluppare elevate capacità spaziali sono molteplici, i satelliti facilitano le comunicazioni militari e civili, i lanciatori assicurano autonomia e indipendenza nell’accesso allo spazio e l’astronautica assicura prestigio internazionale e rango geopolitico fornendo nel contempo più opportunità per fare ricerca avanzata e sviluppare tecnologie d’avanguardia”.
Tiangong rappresenta il tassello finale dell’ambizioso programma spaziale della Cina: “Nel 1957, Mao Zedong rimase molto colpito dal lancio dello Sputnik al punto che, pochi mesi dopo, al congresso nazionale del partito dichiarò che la Cina doveva diventare una grande potenza, e che, per esserlo, avrebbe dovuto diventare anche una potenza spaziale. Infatti, il primo satellite Dong Fang Hong 1, in mandarino ‘Oriente Rosso’, fu lanciato nell’aprile del 1970″.
TIANGONG, COMPLETA LA PRIMA STAZIONE SPAZIALE DELLA CINA
Il programma astronautico della Cina fu avviato nel 1992 con l’obiettivo di realizzare negli anni duemila una stazione spaziale che potesse ospitare in permanenza un equipaggio. “Nel 2011 – ha detto Spagnuolo ancora a ‘Le Scienze’ – Pechino lanciò in orbita la Tiangong 1 (palazzo celeste), la prima stazione orbitante che fu usata come banco di prova per apprendere le manovre di rendez-vous e attracco e per svolgere brevi missioni in orbita anche con passeggiate spaziali. Poi, nel 2016, arrivò la Tiangong 2, ma nel frattempo gli ingegneri cinesi avevano già iniziato a progettare la Chinese Space Station, che dopo 11 lanci del gigantesco razzo Lunga Marcia 5B nell’arco di due anni, è stata completata a fine ottobre”.
La CSS è composta da tre moduli che compongono una forma a T, ma “ha una massa compresa tra 60 e 70 tonnellate, pari a circa un sesto della ISS, con un volume abitabile di circa 110 metri cubi, mentre sulla ISS gli astronauti hanno a disposizione 388 metri cubi. Già da queste poche cifre si comprende come le dimensioni siano significativamente ridotte, ma ciò non vuol dire che la CSS non sia dotata di laboratori o equipaggiamenti meno sofisticati, tutt’altro. Gli ingegneri cinesi prevedono una durata minima di dieci anni della CSS, mentre la ISS supererà i 20 anni di vita operativa”.