Come vi abbiamo raccontato, negli Usa è stato registrato il primo caso di tigre positiva al coronavirus. Si tratta del primo animale contagiato negli Stati Uniti, che si aggiunge ai casi di Hong Kong e del Belgio. L’USDA ha spiegato che in questo periodo sarebbe meglio «limitare il contatto con gli animali, compresi gli animali domestici, durante la loro malattia, proprio come si farebbe con altre persone». E c’è grande attenzione sui gatti, che secondo un recente studio possono catturare il virus dalle persone e infettarsi a vicenda, proprio come l’uomo. Al momento non ci sono prove che i felini possano contagiare l’uomo. E per quanto riguarda i “grandi” felini? «Non è noto come si svilupperà la malattia, specie diverse possono reagire in maniera diversa alle nuove infezioni, ma continueremo a monitorare». (Aggiornamento di MB)



TIGRE POSITIVA AL CORONAVIRUS, CHIUSI 4 ZOO NEGLI USA

C’è il primo caso al mondo di tigre positiva al Coronavirus: lo riferisce la Wildlife Conservation Society, che spiega come l’animale sia uno degli ospiti dello zoo del Bronx di New York. Si tratta, più dettagliatamente, di una tigre malese di quattro anni e di nome Nadia, che, sottoposta a tampone, è risultata non negativa al Covid-19, come conferma il National Veterinary Services Laboratory dell’USDA, con sede ad Ames, in Iowa. Il felino, esattamente come sua sorella Azul, altre due tigri Amur e tre leoni africani, aveva sviluppato negli ultimi giorni una tosse secca, ma dovrebbero tutti riprendersi, come dichiarano fonti newyorkesi: “Anche se hanno accusato una certa diminuzione dell’appetito, i felini dello zoo del Bronx se la stanno cavando bene sotto le cure veterinarie e sono lucidi, attenti e interattivi con i loro custodi. Non si sa come questa malattia si svilupperà, poiché le diverse specie possono reagire in modo diverso alle nuove infezioni, ma continueremo a monitorarle da vicino e ad anticiparne la completa guarigione”.



TIGRE POSITIVA AL CORONAVIRUS: CONTAGIATA DA PERSONA ASINTOMATICA

La tigre Nadia è stata contagiata da una persona addetta alla cura sua e degli altri felini dello zoo, risultata positiva al Coronavirus in forma asintomatica. Sono pertanto state adottate misure preventive appropriate per tutto il personale che lavora a contatto con lei e con gli altri felini nei quattro zoo Wildlife Conservation Society (ora chiusi al pubblico), al fine di prevenire l’ulteriore esposizione di qualsiasi altro animale. “Nessuno dei leopardi delle nevi, dei ghepardi, dei leopardi delle nuvole, dei leopardi Amur, dei puma o dei servali dello zoo mostra segni di malattia – specificano dallo zoo –. Siamo grati per la collaborazione e il supporto del New York State Diagnostic Laboratory della Cornell University e dell’University of Illinois College of Veterinary Medicine Veterinary Diagnostic Laboratory, dove sono stati eseguiti i primi test Covid-19 sui campioni della tigre”. Ringraziamenti rivolti successivamente anche al National Veterinary Services Laboratory dell’USDA, dove sono stati condotti i test di conferma, all’USDA Animal and Plant Health Inspection Service, ai veterinari dello Stato di New York e dell’Illinois e al dipartimento di Salute e Igiene Mentale della città di New York.

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