TikTok, una delle piattaforme social più in voga e più apprezzate tra i giovani, sarebbe responsabile della nascita di tic fisici negli adolescenti, con particolare riferimento alle ragazze. A lanciare l’allarme per primo è stato il “Wall Street Journal”, che ha spiegato che adolescenti di tutto il pianeta si sono rivolte ad alcuni medici, denunciando “movimenti a scatti del corpo ed eruzioni verbali. Gli esperti dei migliori ospedali pediatrici negli Stati Uniti d’America, in Canada, in Australia e nel Regno Unito hanno scoperto che la maggior parte delle pazienti ha in comune una fitta esperienza online su TikTok”.
In particolare, sono numerosi gli influencer famosi che hanno denunciato di essere affetti dalla sindrome di Tourette, una condizione del sistema nervoso che favorisce proprio la presenza di tic, che i Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC) definiscono come “contrazioni, movimenti o suoni improvvisi che le persone fanno ripetutamente. Le persone con tic non possono impedire al loro corpo di compierli. Ad esempio, una persona può continuare a battere le palpebre ripetutamente e senza sosta. Oppure, qualcuno può emettere un grugnito di tanto in tanto, in maniera del tutto involontaria”.
TIK TOK E SINDROME DI TOURETTE: I DATI DEL WALL STREET JOURNAL
Sull’argomento, il “Wall Street Journal” ha riferito che Donald Gilbert, neurologo del Cincinnati Children’s Hospital Medical Center, specializzato in disturbi del movimento pediatrici e sindrome di Tourette, ha registrato l’accesso in media di dieci adolescenti con tic ogni mese da marzo 2020. Non si tratta di una caso isolato: anche gli specialisti di altre grandi organizzazioni hanno segnalato picchi simili. “Al Tourette Center della Johns Hopkins University, dal 10% al 20% dei pazienti pediatrici ha descritto comportamenti simili al tic acuto, in aumento del 2-3% rispetto al 2019”, si legge nell’articolo.
Come si associa, però, questo fenomeno dei tic all’uso smodato di TikTok? Lo spiegano in un volume due medici della Children’s Movement Disorders Clinic del Texas Children’s Hospital, i quali, esplorando il potenziale legame tra l’uso dei social media e la presenza di tic fisici, hanno stabilito che i social media possono contribuire alla prevalenza del disturbo neurologico funzionale. Il “Wall Street Journal”, a fronte di questi dati, ha contattato una portavoce di TikTok, che avrebbe dichiarato quanto segue: “La sicurezza e il benessere della nostra comunità sono la nostra priorità e ci stiamo consultando con esperti del settore per comprendere meglio questa specifica esperienza”.