TikTok, applicazione da quasi un miliardo di utenti, è da tempo sotto inchiesta da parte del Cfius, l’agenzia degli Stati Uniti che si occupa di garantire che gli investimenti esteri non costituiscano un rischio per la sicurezza nazionale. Sono molti gli esperti Usa che hanno espresso le proprie preoccupazioni nei confronti della piattaforma, in particolare, dubbi sul fatto che la stessa possa venire utilizzata dalla Cina per danneggiare l’America. A riguardo il segretario del Tesoro, Steven Mnuchin, ha spiegato che nella giornata di mercoledì prossimo farà una “raccomandazione” su TikTok alla Casa Bianca, anche se non è ben chiaro cosa intenda con queste parole. Dal canto suo l’app cinese si è impegnata a garantire la massima trasparenza, ed in particolare, a dare accesso ai suoi algoritmi: “Non siamo politici – le parole di Kevin Mayer, il capo dell’applicazione – non accettiamo pubblicità politica e non abbiamo un’agenda”. James Lewis, responsabile del programma di politica tecnologica presso il Center for Strategic and International Studies, ha comunque spiegato che il rischio per la sicurezza derivante da TikTok è “vicino allo zero”, aggiungendo però che “sembra che ByteDance (l’azienda proprietaria dell’app ndr) potrebbe essere sotto pressione da Pechino”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
TIKTOK, MICROSOFT PRONTA A SPENDERE 50 MLD? TRUMP VUOLE BLOCCARE L’APP “POSSO FARLO”
TikTok è sotto i riflettori in queste ore. L’app cinese, secondo le indiscrezioni di Bloomberg, potrebbe essere acquista da Microsoft, che di conseguenza sarebbe quindi disposta a spendere almeno 50 miliardi di dollari per mettere le proprie mani su quella che viene considerata il santo Graal fra le app odierne. Peccato però che siano diversi i sospetti attorno a questo social molto utilizzato fra i giovani, con gli hacker di Anonymous che l’hanno definita “spionaggio di massa”; in India, invece, la stessa applicazione è stata bannata, mentre in Corea del Sud è stata multata per violazione della privacy. Donald Trump da tempo la considera una “minaccia alla sicurezza nazionale”, e probabilmente il tycoon non ha ancora digerito la beffa subita in occasione del comizio tenutosi recentemente a Tulsa in Oklahoma, per cui erano stati venduti circa 15/20mila tagliandi, ma alla fine si sono presentati solo in 6.200. In occasione di quell’evento diversi giovani influencer su TikTok avevano deciso di acquistare i tagliandi suddetti, per poi non presentarsi al comizio. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
TIKTOK, MICROSOFT TENTA L’ACQUISTO, TRUMP DI TRAVERSO: “DECRETO PER BLOCCARE L’APP”
TikTok, il social più popolare del momento, soprattutto fra i giovani, è al centro di un’intricata querelle geopolitica. La prima notizia è che Microsoft sta cercando di acquistare la nota applicazione cinese, la seconda, e che il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, sta facendo di tutto per cercare di vietare la stessa sul suolo americano, e nel contempo, si sarebbe detto contrario all’acquisizione dell’azienda fondata da Bill Gates. A darne notizia è stata la Cnbc, secondo cui il tycoon a stelle e strisce avrebbe esposto il proprio pensiero sull’Air Force One, l’aereo presidenziale, ai giornalisti presenti. “TikTok è fonte di preoccupazione per la sicurezza nazionale – le sue parole ai cronisti – lo metteremo al bando negli Stati Uniti. Ho il potere di farlo e lo farò domani (oggi, ndr)”. Il presidente americano prosegue quindi la sua battaglia a TikTok, dopo che già in passato lo aveva accusato di fare spionaggio per i cinesi.
TIKTOK: DALLA NASCITA NEL 2016 AGLI OLTRE 800 MLN DI UTENTI DI OGGI
Il social era nato nel 2016 in Cina, e nel 2018 era stato poi acquistato dalla cinese ByteDance, che aveva fuso TikTok con Musical.ly, lasciando il nome del primo. Ad oggi sono più di 800 milioni gli utenti attivi sulla piattaforma, e di questi, ben 50 milioni risiedono oltre oceano. Al momento non è ben chiaro a che punto sia la trattativa di Microsoft, e non è da escludere che vi siano anche altri colossi dell’informatica pronti ad acquistare l’applicazione di cui sopra. Donald Trump ha parlato anche di uno dei suoi più storici oppositori, Barack Obama, che durante il funerale di John Lewis aveva accusato lo stesso presidente di Usa di voler minare la democrazia: “Abbiamo battuto Obama quattro anni fa – le parole del commander in chief via Twitter, ripostando un commento di Tammy Bruce, commentatrice di Fox News Repubblicana – quando lavorò duro per la corrotta Hillary, e lo batteremo di nuovo!”.