Un gruppo di attivisti nel Regno Unito hanno accusato TikTok di mostrare dei video di cambio sesso prodotti da influencer trans ai bambini, al punto da fargli il “lavaggio del cervello”. Nei filmati in questione, in base a quanto ricostruito dal Daily Mail, le persone in questione danno agli utenti alcuni consigli in merito a come effettuare il percorso di transizione: tramite terapie ormonali e/o operazioni chirurgiche. Le tematiche, secondo quanto denunciato dai genitori, avrebbero condizionato gli utenti (la maggior parte giovanissimi), dando vita ad incremento nel numero di adolescenti che rivelano di non identificarsi nel proprio genere.



Una analisi condotta dal tabloid inglese rivela, nel dettaglio, che i video con l’hashtag #trans sono stati visti più di 26 miliardi di volte. Attraverso essi influencer come Bella Fitzpatrick (700.000 followers), Alex Consani (680.000 followers) e Jaison Jowett (42.000 followers) mostrano come la transizione sia un percorso relativamente semplice. “Quello che questi video fanno credere a una generazione di bambini è che è facile cambiare sesso e che è la risposta a tutti i tuoi problemi”, ha denunciato Kate Harris della LGB Alliance.



TikTok mostra video cambio sesso a bambini? Genitori attaccano il social network

I genitori degli utenti minorenni di TikTok non soltanto accusano il social network di mostrare video di cambio sesso ai bambini, ma anche di farlo consapevolmente. La piattaforma infatti recentemente ha firmato una partnership con Stonewall, una controversa organizzazione benefica per i diritti di lesbiche, gay, bisessuali e transgender, in cui si impegna promuovere questa tipologia di materiale ed anzi si dice “onorata” per il fatto che “la comunità LGBTQ+ la utilizzi per l’espressione di sé, l’educazione, la costruzione della comunità e la gioia”.



La mossa non è piaciuta però a tanti. “La nostra principale preoccupazione è che milioni di bambini impressionabili stiano guardando questi influencer online. Non è un caso che la crescita di Tik Tok coincida esattamente con la crescita esponenziale dei bambini che presentano disforia di genere”, ha aggiunto Kate Harris della LGB Alliance. L’associazione, da tempo in contrasto con Stonewall, ritiene che alcuni di questi video siano “profondamente spaventosi” e che per di più spingano i più giovani a non parlare di temi così importanti con i genitori. Il processo di transizione, in realtà, è complesso e richiede assistenza medica e psicologica.