Tim Cook, amministratore delegato della Apple, la multinazionale della tecnologia con sede a Cupertino, in California, è convinto che il sistema di voto degli Stati Uniti debba essere rivoluzionato permettendo ai cittadini di votare attraverso gli iPhone. A suggerire l’idea, come riferisce Businessinsider, è stato lo stesso numero uno della Mela parlando con il New York Times: “È un mio sogno, penso che siamo a quel punto – le parole di Cook in merito al fatto che un’eventuale votazione attraverso la tecnologia potrebbe superare alcune problematiche come quella legata alla frode – facciamo le nostre operazioni bancarie sui telefoni”.
“Abbiamo i nostri dati sanitari sui telefoni – ha aggiunto – nel nostro telefono abbiamo più informazioni su di noi che a casa nostra. Allora perché no?”. Spesso e volentieri oltre oceano viene criticato il sistema di voto a stelle e strisce, considerato troppo arretrato rispetto al mondo del commercio, bancario o sanitario, e anche Cook, ovviamente pensa lo stesso “È piuttosto arcano”, ha detto.
TIM COOK E IL VOTO VIA IPHONE: IL 67% DEI VOTANTI ALLE ELEZIONI 2020
“Penso che stiamo avendo la conversazione sbagliata riguardo i diritti al voto – ha poi aggiunto – dovremmo parlare dell’uso della tecnologia”. Attraverso il voto via iPhone e in generale via smartphone si potrebbe rendere più accessibile il diritto di voto a molti americani ha sottolineato Cook, tenendo conto che durante le recenti elezioni americane tenutesi a novembre 2020 (che hanno decretato la vittoria di Joe Biden nei confronti di Donald Trump), solamente il 67% della popolazione in età di voto si è recata alle urne, comunque la percentuale più alta degli ultimi 100 anni. Una rivoluzione tecnologica come quella proferita da Tim Cook renderebbe il voto ben più capillare: pensate quanto sarebbe comodo, anche in Italia, votare comodamente dal proprio divano di casa con una semplice applicazione? Sarebbe un’operazione che verrebbe svolta da praticamente chiunque avrebbe diritto di voto: vedremo se mai verrà introdotta.