Frans Timmermans, vicepresidente della Commissione europea, ha recentemente rilasciato un’intervista per il sito Euractiv, nella quale ha parlato della PAC, ovvero la politica agricola comune dell’Unione Europea. Si tratta, concretamente, di uno dei programmi di sovvenzione per il settore agricolo più ampi al mondo, e rappresenta circa un terzo dell’intero bilanci dell’UE, che qualcuno (tra cui il commissario per l’agricoltura Wojciechowski) vorrebbe ampliare ulteriormente.



Secondo Timmermans, però, la questione non sarebbe neppure sul tavolo, e suggerisce, piuttosto, di “chiederci se i fondi che abbiamo, 387 miliardi di euro, li stiamo spendendo nel mondo giusto”. Lui, infatti, non crede sia così, e sottolinea che “solo un gruppo molto ristretto di persone” spinge affinché il budget venga aumentato. La maggior parte dei fondi in futuro, spiega ancora, verranno assorbiti dalla ricostruzione dell’Ucraina, e difficilmente il vicepresidente pensa che il collegio elettorale degli stati membri accetterà di dare più soldi all’agricoltura. “Non c’è uno Stato membro“, ha detto Timmermans, che approverà veramente l’aumento del budget agricolo.



Timmermans: “Apriamo un dialogo con gli agricoltori”

Insomma, il vicepresidente UE Frans Timmermans non ritiene che l’aumento dei sussidi agricoli sia una questione che la Commissione dovrà affrontare veramente nei prossimi mesi. Di fatto, le sovvenzioni sono necessarie per garantire la transizione green, necessaria secondo la Commissione, e che in agricoltura passerà attraverso il piano chiamato “Farm to Fork“. L’aumento vertiginoso dell’inflazione e dei prezzi, però, hanno portato ad una riduzione indiretta del budget, ragione per cui alcuni ritengono che occorrano nuovi incentivi.



Secondo Timmermans, però, piuttosto che aumentare i fondi, “se si riesce a mettersi in contatto con gli agricoltori, e non con [l’associazione degli agricoltori dell’UE] COPA-COGECA, si vedrà che Sono ragionevoli, sono razionali, sanno che non possono continuare come stanno andando le cose in questo momento”. La sua idea sarebbe quella di riorganizzare e riorentare il bilancio destinato alla PAC “in una direzione che aiuterà anche gli agricoltori a cambiare strada”, idea che Timmermans ritiene essere condivisa anche da “molti agricoltori [che] vogliono cambiare strada”.