Quasi due anni fa è scoppiato lo scandalo Harvey Weinstein, con il movimento #MeToo che ha messo nel mirino produttori, registi e attori rei di aver utilizzato il potere come arma per abusare sessualmente di una donna. Notizia di poche ore fa è la denuncia di Sera Johnston nei confronti del noto attore americano Timothy Hutton: la donna, ai microfoni di Buzzfeed, ha affermato di essere stata stuprata dal volto di “Gente comune” nel 1983, quando lei aveva appena 14 anni. La violenza sessuale sarebbe stata perpretata nel corso delle riprese del film “Iceman”: lei, insieme a due amiche, sarebbe stata invitata nella stanza di albergo di Hutton, dove avrebbe avuto luogo lo stupro. Oltre all’attore, la Johnston ha accusato anche un altro uomo. La denuncia arriva a 37 anni di distanza dai fatti, ma c’è un perché: «Ho sempre pensato che nessuno avrebbe voluto credermi, solo grazie al movimento #MeToo ho avuto la forza di denunciare».



TIMOTHY HUTTON ACCUSATO DI STUPRO: LA REPLICA DELL’ATTORE

Variety riporta che la Sera Johnston e gli avvocati di Timothy Hutton avrebbero inizialmente raggiunto un accordo economico di 135 mila dollari, poi rifiutato perché la donna non voleva che l’attore negasse quanto accaduto. Ma non solo: un ex fidanzato della Johnston avrebbe contattato l’amico di Hutton, anch’egli coinvolto nella presunta violenza sessuale, per offrire un accordo economico. Insomma, il quadro è tutto da delineare. Non è tardata ad arrivare la presa di posizione di Timothy Hutton: «Il nostro assistito nega completamente e inequivocabilmente questa storia», la nota dei rappresentanti dell’interprete. Il 60enne di Malibù, infatti, non avrebbe mai conosciuto questa donna: «Non passerà un altro minuto a nobilitare queste accuse, poiché sono palesemente false e progettate solo per estorcere denaro».

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