ROSA CHEMICAL AL “TIM SUMMER HITS 2023”
Ci sarà anche Rosa Chemical nel ricco cast di ospiti musicali del “Tim Summer Hits” edizione 2023, in onda questa sera su Rai 2 in una delle tre serate che hanno caratterizzato lo spettacolo andato in scena nella sempre suggestiva cornice capitolina: dopo il grande successo sul palcoscenico del Teatro Ariston a Sanremo, il 25enne Manuel Franco Rocati -questo il nome di battesimo dell’artista piemontese che mescola hip hop, trap e anche una buona dose di ironia nei suoi pezzi- si esibirà su un altro prestigioso proscenio che rappresenta un’altra ciliegina sulla torta di un anno che l’ha visto letteralmente crescere in termini di notorietà, nonostante la sua carriera prenda le mosse già nel 2015. E, in attesa di assistere alla sua performance, di recente l’artista ha concesso due interessanti interviste in cui non solo si è raccontato a tutto tondo.
Protagonista qualche giorno fa di un curioso siparietto sul palco di “Battiti Live” (un piccolo incidente con l’audio, subito risolto, e che non ha portato il ragazzo a una reazione molto sopra le righe come quella oramai celeberrima di Blanco a Sanremo), Rosa Chemical si è raccontato a ‘Vanity Fair’ nel corso di una lunga intervista concessa al sito web del magazine, partendo dal difficile periodo vissuto a Londra, fino all’episodio ingigantito dell’innocuo bacio dato a Fedez e arrivando fino al… suo profilo su OnlyFans. “Rivoluzione gender a Sanremo? No” ha replicato subito Manuel, che tuttavia una rivoluzione forse la sta davvero compiendo, ma dal punto di vista musicale e del modo di esprimersi.
ROSA CHEMICAL, “A LONDRA DUE MESI DI POVERTA’ ESTREMA: MIA MADRE PERO’ MI HA…”
“Da dove viene la mia esigenza di inneggiare alla libertà? C’è chi racconta di quando spacciava per la strada, io racconto le difficoltà che ho avuto nell’essere accettato. Metto lo smalto da quando avevo 14 anni, prima che diventasse di moda, avevo i capelli lunghi, i tatuaggi, le borchie” risponde subito Rosa Chemical, parlando di un’adolescenza con le dita degli altri sempre puntate, additandolo come gay o trans solo per via dei suoi gusti. “Come fossero insulti, poi… (…) Non ne ho mai fatto una tragedia, mi sono sempre sentito molto forte e me ne sono fregato dei giudizi. Però non tutti hanno le spalle larghe e in tanti mi scrivono per dirmi che la mia musica li ha aiutati a sentirsi meno soli. Io sono sempre stato così”. Poi passa a raccontare della sua esperienza Oltremanica: “Ho fatto un botto di lavori. Grafico, illustratore, tatuatore, macellaio… Ma per i soldi ho fatto di tutto a Londra. Ci ho vissuto sei mesi a 18 anni: due mesi di povertà e quattro di povertà estrema. Il secondo giorno che sono arrivato ho speso un sacco di soldi per comprare l’attrezzatura per fare musica, in poco tempo avevo finito tutti i risparmi”.
“Mia madre mi ha sempre sostenuto: e non è facile vedere tuo figlio che molla la scuola in terza superiore, grafica pubblicitaria” continua Rosa Chemical nella sua intervista a ‘Vanity Fair’, prima di ammettere che, se un giorno il suo percorso nella musica terminerà, non disprezzerebbe una carriera come attore. “Solo che conciato così, nei film potrei fare solo il delinquente o me stesso!” continua prima di raccontare la sua esperienza su Tinder: “Ne approfitto per fare un appello: mi hanno bannato perché pensavano che qualcuno si volesse appropriare dell’identità di Rosa Chemical. Ma sono io! Avevo anche l’abbonamento Premium…”. Per completare quest’autoritratto dell’artista possiamo riprendere anche l’intervista rilasciata al ‘Corriere della Sera’ e in cui spiega di essere lontano dal mondo di alcuni artisti hip hop e rap e della ‘Milano sushi e coca’ cantata da Miss Keta: “Per me non c’è mai stata? Dipende se uno utilizza la musica per denunciare una realtà, denunciare il posto da cui viene e tutto ciò che ne consegue, o se inneggia a quello. Io inneggio all’amore, alla libertà d’espressione, ovviamente non mi trovo d’accordo con quello che cantano“.