Tina Anselmi – Una vita per la democrazia, per il ciclo di Rai 3 Grandi Donne Italiane

Sabato 6 luglio 2024, andrà in onda, in prima serata su Rai 3, alle ore 21:20, il film documentario, biografico, drammatico e storico del 2023 Tina Anselmi – Una vita per la democrazia. La pellicola fa perte del ciclo Grandi Donne Italiane, che la rete dedica alle figure femminili i cui ruoli sono stati esemplari nella storia dle nostro Paese. Dopo Fernanda (dedicato alla prima direttrice donna della Pinacoteca di Brera, Fernanda Wittgens) è la volta di Tina Anselmi, la partigiana e politica che detiene l’onore di essere stata la prima donna ad aver ricoperto il ruolo di ministro della Repubblica Italiana.



La regia del film Tina Anselmi – Una vita per la democrazia è di Luciano Manuzzi, regista di cinema e televisione che aveva già girato un film al femminile: la miniseria Il coraggio di Angela che racconta in modo romanzato la vita dell’imprenditrice contro la camorra Silvana Fucito.

Il ruolo principale del film Tina Anselmi – Una vita per la democrazia è affidato alla bravissima Sarah Felberbaum, che abbiamo visto in tante commedie italiane al cinema e in televisione in serie di successo come Il giovane Montalbano e I Medici. Completano il cast Sara D’Amario, Alessandro Tiberi, Gaetano Aronica, Piero Cardano.



La trama del film Tina Anselmi – Una vita per la democrazia: una partigiana in Parlamento

La narrazione di Tina Anselmi – Una vita per la democrazia  parte nel 1944, nel periodo della Resistenza italiana e Tina appena diciassettenne, decide di entrare a far parte dei partigiani dopo aver assistito all’eccidio nazifascista di Bassano del Grappa. Con il nome di Gabriella entra nella brigata di Cesare Battisti e le viene affidato il delicato ruolo di consegnare una ricetrasmittente a Treviso.

Nonostante alcune difficoltà riesce a portare a termine il suo incarico e comincia la sua militanza nella Resistenza Italiana sino alla vittoria del 25 aprile giorno della liberazione. Il 2 giugno 1946, grazie alla vittoria del referendum nasce la Repubblica Italiana e Tina Anselmi, sempre più appassionata e motivata decide di diventare sindacalista per difendere alcune operaie del gruppo tessile, sfruttate e malpagate.



In seguito si iscrive al partito della Democrazia Cristiana e nel 1959 Aldo Moro, fortemente attratto dalle indubbie capacità della donna, decide di portarla in Parlamento: nel 1976 con il Governo di Andreotti diventa il primo ministro donna della Repubblica Italiana, impegnandosi nel settore delle pari opportunità tra donna e uomo nel mondo del lavoro.

Anche nel 1978, sempre sotto la guida di Andreotti, Tina Anselmi viene nominata Ministro della sanità e con suo sommo dispiacere assiste alla brutta e drammatica pagina riguardante il rapimento e l’uccisione di Aldo Moro, avvenuto nel 1978 per mano delle Brigate Rosse.

La vita di Tina Anselmi è quella di una donna che crede nei sani principi della politica e desidera portare a termine ogni questione, anche quella più spinosa. Per questo motivo, Nilde Iotti, la nomina Presidente della Commissione parlamentare d’Inchiesta della loggia massonica P2, incarico che esegue con successo, in quanto, nel 1986 la relazione finale viene approvata con larghissima maggioranza.