Uomini e donne, Tina Cipollari ricorda la madre: lo strazio della morte ai tempi della pandemia da Coronavirus
Copre il ruolo di opinionista fissa e vamp di Uomini e donne, reincarnando il mito di Marilyn Monroe, ma al di là delle apparenze di meterial-woman Tina Cipollari vive il ricordo e lo strazio della morte della madre. La storica pop icon di Uomini e donne parla del lutto legato alla morte di Gina, la donna che l’ha messa al mondo, in un’intervista inedita che lei ha concesso tra le pagine di Chi magazine, il giornale diretto da Alfonso Signorini. Un intervento che anticipa il rilascio del libro autobiografico dal titolo Piume di struzzo.
Così, nell’intervento, in cui si svela tra le luci e le ombre della sua vita e la sua carriera artistica, Tina Cipollari ricorda il recente momento buio che ha registrato la dipartita della mamma, vittima della pandemia di Coronavirus: “É morta sola, non l’ho potuta salutare: non scorderò mai i suoi occhi rassegnati”.
Tina Cipollari può dirsi una appagata mamma tris dei figli avuti dall’ex hairstyler dei vip Kikko Nalli, Gianluca, Mattias e Francesco, e vive con la campagna delle sue origini nell’agro romano nel cuore, unita allo struggente addio di mamma Gina: “Ho sempre pensato che mia madre non fosse felice. Era una donna rassegnata, diceva: ‘dalla vita non ho avuto niente’. Era stanca, con questo volto… gli occhi nocciola infossati… Ho perso mamma durante il Covid, non l’ho neanche vista e questa è stata una tragedia nella tragedia. In quel periodo anche io ero stata male per il Covid: mamma è morta sola e io quello sguardo opaco non me lo posso dimenticare”.
Tina Cipollari vive la svolta da vamp di Uomini e donne con la campagna nel cuore
In vista del rilascio del libro Piume di struzzo -( pubblicato il 26 ottobre per Mondadori ) che altro non vuole essere che anatomia del suo sogno di riscatto culminato con la svolta segnata nel 2001 a Uomini e donne, la popolare vamp opinionista della TV parla anche di come la sua infanzia l’abbia segnata nel profondo. Tina , così come dichiara nell’intervista ha vissuto un passato da ragazza di campagna che si vergognava della sua condizione economica, della sua “brutta casa ” di Castel di Guido, e il gap che sentiva stretto tra lei e chi invece viveva nell’agiatezza. L’aria della spensieratezza lei poteva permettersela concedendosi delle irruzioni al maneggio poco distante da casa, dove conosceva la vita dei privilegiati, i ricchi che si potevano permettere tra le attività ludiche l’equitazione, e di sfoggiare altri lussi, come i capi di abbigliamento all’ultimo grido. Al di là delle difficoltà riscontrate in passato, Tina Cipollari si dice grata, oggi, ai momenti belli e brutti che l’hanno resa la donna ancorata ai valori di un tempo e amante del bello che é oggi.
Tra i momenti di ombra, ricorda ancora il pregiudizio del maestro che la considerava come lo “zero” assoluto: “Cipollari, non ti meriti altro che uno zero, quello che sei”, ricordo che avevo tanta voglia di fare. Volevo riscattami e volevo aiutare i miei genitori, fin da piccolissima, sí”. Forse non sarebbe stata una cima a scuola, ma di certo Tina Cipollari si sarebbe data da fare, alle prese con una vita in campagna, che le ha regalato anche dei bei ricordi prima di spingerla alla popolarità raggiunta in tv: “Anche quando racconto l’episodio del lavaggio della lana per ricomporre i materassi per l’inverno, che era un’operazione faticosissima, con le mani spellate…Oppure quando racconto che la domenica si andava nel bosco, prestissimo, a fare la legna. E poi c’era la raccolta delle olive, la vendemmia… Ancora adesso mi sveglio troppo presto, alle cinque e sento la campagna nel cuore, ne ho nostalgia“.
Cosa direbbe, col senno di poi, la Tina Cipollari di oggi alla piccola sé alla ricerca del riscatto? «Solo che noi siamo il risultato di quello che siamo stati, soprattutto dei nostri dolori. Vorrei allora dirle di continuare comunque a sognare, perché qualche sogno si avvera”, dichiara la opinionista di Uomini e donne e ora nei scrittrice.