Qual’è la storia vera del Titanic sulla quale è basato il film di James Cameron

La storia vera del Titanic rivive nel film kolossal di James Cameron con protagonisti Kate Winslet e Leonardo Di Caprio. Il più grande e lussuoso transatlantico del mondo al tempo lascia l’11 aprile del 1912 il porto di Southampton con destinazione New York City. Il viaggio inaugurale diventa però una tragedia senza precedenti visto che, quattro giorni dopo la partenza, il transatlantico affonda dopo aver urtato un iceberg. Intorno alle ore 23.40 del 14 aprile 1912, RMS Titanic si imbatte in un iceberg a largo dell’Oceano. 2 ore e 40 minuti dopo, per la precisone alle ore 2.20 del 15 aprile 1912, la nave affonda spezzandosi in due pezzi. Una tragedia diventata un mito che da decenni rivive sui libri di storia, ma anche in film e documentari in cui si è cercato di spiegare il perchè la nave più grande al mondo sia potuta affondare.



L’11 aprile del 1912 il Titanic lascia il porto di Southampton, Inghilterra, facendo tappa a Cherbourg in Francia e poi a Cork in Irlanda. Una volta lasciata l’Europa, il transatlantico si dirige verso l’Oceano Atlantico con i suoi 2223 passeggeri per lo più irlandesi emigranti pronti a ricominciare una nuova vita nel nuovo mondo. Il comandante Edward John Smith durante il viaggio ordine ai macchinisti di spingere il più possibile i motori. L’obiettivo? Battere sul tempo la concorrenza attraversando così l’Oceano Atlantico in tempi record. I primi giorni di navigazione sono regolari, ma il destino del Titanic è segnato.



Titanic, quanti persone sono morte nella tragedia del 1912? La storia vera dice che…

Il 14 aprile del 1912 il Titanic prosegue il suo cammino al largo dell’Oceano Atlantico con destinazione finale New York. Una giornata rimasta nella storia visto che quel giorno cambia per sempre il destino del più grande e lussuoso transatlantico del mondo al tempo. La stazione di bordo quel giorno riceve tantissime segnalazioni sulla presenza di iceberg vaganti. Durante la sera, intorno alle ore 23.40, le vedette avvistano a occhio nudo la presenza di un enorme iceberg dritto di prora e lanciano l’allarme.



L’ufficiale di guardia William Murdoch lancia l’allarme ordinando l’indietro tutta e una virata sperando di poter evitare l’iceberg. Niente da fare, il Titanic evita il frontale con l’iceberg, ma questo enorme pezzo di giacchio colpisce la parte destra della nave squarciandola per circa 270 metri. La nave aveva 16 compartimenti stagni e avrebbe continuato la sua navigazione in mare aperto con soli quattro compartimenti allagati, ma l’impatto con l’iceberg è tragico. Lo squarto della carena fa allagare sei compartimenti. Al personale di bordo non resta che lanciare l’SOS alle ore 00.15 del 15 aprile 1912. La prima nave a rispondere è il Carphatia a quattro ore di navigazione.

Il destino del Titanic è segnato. La nave comincia allagarsi, la prua si inclina in avanti spingendo la poppa verso l’alto. La forte pressione spezza in due tronconi il transatlantico con la prua che affonda subito. Poco dopo è la volta della poppa che, dopo essere tornata in posizione, si innalza in verticale venendo poi risucchiata dalle fredde acque dell’Oceano. In quella tragedia persero la vita 1518 passeggeri dei 2223 imbarcati, solvano 705 furono le persone messe in salvo. Il Carpathia arriva sul luogo delle tragedia alle ore 4.00 trovando dinanzi un mare disseminato di morti.