Sono passati 110 anni dall’affondamento del Titanic, naufragato nella notte tra il 14 e il 15 aprile del 1912. La vicenda, ricostruita stasera in tv da Alberto Angela con “Ulisse, il piacere della scoperta“, continua a destare grande interesse, del resto rappresenta il naufragio più famoso della storia. In America, infatti, c’è OceanGate Expeditions che si prepara a nuove spedizioni sul relitto. Sono immersioni estive al largo di Terranova. Il 17 aprile c’è poi la mostra londinese “Titanic – The Exhibition“, che ha fatto il giro del mondo con centinaia di reperti e foto.



Il Titanic dopo 110 anni continua ad essere una storia potente che commuove“, racconta il curatore Claes-Göran Wetterholm, che praticamente studia da una vita il relitto. Infatti, ha raccontato che le persone leggono storie e scritti con le lacrime agli occhi. Ci sono quei visitatori che allungano la mano verso la parete di ghiaccio per provarsi a fare un’idea del destino dei naufraghi condannati a morte in pochi minuti nelle acque gelide dell’Atlantico. (agg. di Silvana Palazzo)



LA STORIA VERA DI TITANIC: UN EPILOGO TREMENDOtit

La storia vera del Titanic rappresenta uno dei momenti più drammatici della storia recente dell’umanità. Quello che allora era il transatlantico più lussuoso e grande dell’intero pianeta, salpò l’11 aprile 1912 dal porto di Southampton con destinazione New York City. Soltanto quattro giorni dopo la partenza, il Titanic affondò dopo aver urtato un iceberg: erano all’incirca le 23.40 del 14 aprile 1912, quando il transatlantico si scontrò con un gigante di ghiaccio al largo dell’Atlantico. Trascorsero due ore e 40 minuti prima che la nave affondasse del tutto, spaccandosi letteralmente in due.



Ma come si arrivò a questo epilogo tremendo? Dopo essere salpato dall’Inghilterra, il Titanic fece tappa a Cherbourg, in Francia e poi a Cork, in Irlanda. Dopodiché, abbandonò il Vecchio Continente e iniziò la sua traversata atlantica, con a bordo i suoi 2.223 passeggeri, per lo più irlandesi emigranti, che intendevano rimettersi in gioco e affrontare una nuova vita negli Stati Uniti d’America. Il comandante Edward John Smith diede ordine ai macchinisti di spingere il più possibile i motori, al fine di battere sul tempo la concorrenza e ultimare il viaggio in tempi record.

TITANIC, LA STORIA VERA: COSA ACCADDE QUELLA NOTTE?

Il 14 aprile del 1912, recita la storia vera del Titanic, quest’ultimo si trovava al largo dell’Atlantico. Alla stazione di bordo quel giorno arrivarono numerose segnalazioni in merito alla presenza di iceberg vaganti. Venti minuti prima della mezzanotte, le vedette avvistarono a occhio nudo la presenza di un enorme iceberg e diedero l’allarme. Le cronache dell’epoca riferiscono che l’ufficiale di guardia William Murdoch ordinò l’indietro tutta e una virata, sperando di poter evitare il gigante di ghiaccio, ma purtroppo era troppo tardi: la parte destra della nave fu squarciata per circa 270 metri, con sei compartimenti che si allagarono. Il personale di bordo lanciò il messaggio SOS alle 00.15 del 15 aprile 1912.

Intanto, la prua si inclinò in avanti, spingendo la poppa verso l’alto e la forte pressione spezzò il transatlantico, con la prua che affondò subito. Poco dopo fu la volta della poppa che, dopo essere tornata in posizione, si innalzò in verticale, inabissandosi nelle fredde acque dell’Oceano. In quella tragedia perirono 1518 passeggeri dei 2223 imbarcati. Soltanto 705 furono le persone messe in salvo. Il Carpathia, la prima nave ad avere captato il messaggio di SOS, arrivò sul luogo delle tragedia alle 4, trovandosi davanti a uno scenario da film dell’orrore.