Pur in questi giorni di stop al calcio globale, si infiammano le discussioni all’interno della nazionale di calcio del Brasile, dove personaggio più volte discusso e scomodo è certo quello di Neymar, su cui il ct Tite è tornato a parlare in una lunga intervista concessa a France Football. Dalla sua assenza all’ultima edizione della Coppa America, fino alle accuse di stupro, come pure l’ultima polemica esplosa solo pochi giorni fa per il mancano rispetto da parte del brasiliano e dei suoi amici, delle norme imposte per evitare il contagio da Covid-19: Neymar rimane un giocatore che continua a fare discutere, ma il di cui talento è indiscutibile. Anche se forse non è già il giocatore di un tempo: o almeno è questo il parere espresso dal ct Tite, che ha definito all’attaccante in maglia del Psg “essenziale per ogni squadra” ma ormai non più “indispensabile” come era un tempo.
TITE CONTRO NEYMAR: IL CT: MEGLIO QUANDO GIOCAVA COL BARCELLONA
Approfondendo, il ct della nazionale verdeoro, infatti ben spiega la punzecchiatura contro Neymar, sopra citata: “Il livello di gioco che aveva raggiunto era eccezionale e solo Messi e Ronaldo gli erano superiori. Ma il Neymar di cui sto parlando è quello che era nella sua pienezza mentale e fisica”. Condizione dunque che il ct della nazionale verdeoro non vede più per l’esterno di sinistra, specialmente dopo il passaggio dal Barcellona al Psg, occorso nell’estate del 2017. A tal proposito lo stesso Tite ha poi aggiunto, sempre su Neymar: “La posizione in cui, secondo me, rende meglio sia a livello che di club che in nazionale è quella che occupava in modo stabile quando giocava nel Barcellona, ovvero da esterno offensivo che parte da sinistra e stringe verso il centro. Da lì dialoga bene con i centrocampisti e utilizza al meglio la propria percezione del gioco e la rapidità dei riflessi e di esecuzione”: il verdetto del commissario tecnico del Brasile.