LA “RICETTA” DI TITO BOERI CONTRO LA CRISI: “SALARIO MINIMO E…”

Da sinistra il coro sul “salario minimo” è sempre più pressante, tanto in Italia quanto in Europa dove il commissario Ue all’Economia Paolo Gentiloni tende ad appoggiare la proposta partorita dal M5s di Conte, che ne ha fatto una “nuova bandiera” dopo il Reddito di Cittadinanza. Ebbene, secondo l’economista Tito Boeri parlare di salario minimo non solo ha senso ma è «necessario».



«Una società meritocratica ha bisogno di tutele minime – come reddito minimo garantito e salario minimo -, deve cercare il più possibile di garantire l’uguaglianza delle opportunità ed evitare l’arroganza di chi ha avuto successo perché il merito individuale è inseparabile da una forte dose di fortuna», lo ha spiegato l’ex Presidente Inps nell’intervista a “La Stampa” a margine del Festival Internazionale dell’Economia a Torino, di cui è attuale direttore. Secondo Boeri, serve ancora tanto per far avvicinare l’Italia a condizioni di «uguaglianza delle opportunità»: in primo luogo, «occorrono misure più efficaci di contrasto della povertà: bisogna lavorare su tutti minimi, sui trasferimenti come sui servizi reali, sui redditi minimi garantiti che devono essere associati a meccanismi di riduzione delle tasse per chi lavora anche poche ore per evitare le cosiddette ‘trappole della povertà».



BOERI: “DIRITTI PER TUTTI, BASTA PREMIARE IL MERITO”

La ricerca dell’equità, ha poi proseguito Tito Boeri da Torino, significa anche crescita ed efficienza, non solo bisogno sociale: «tra i poveri sono bloccati tantissimi talenti e dar loro la possibilità di uscirne significa dotare la società di capitale umano di alto livello».

Secondo l’economista milanese, già da oggi lo Stato potrebbe – anzi, dovrebbe – potenziare «i servizi reali offerti a chi è in stato di bisogno e lavorare tanto sul sistema educativo, sugli asili nido». Per Boeri questo punto è cardinale in quanto è proprio dai primi sforzi educativi che si possono donare opportunità a chi nasce in condizioni già sfavorevoli: tornando poi un’ultima volta sul salario minimo, il “disco verde” dato Gentiloni e dal n.1 di Bankitalia Visco non fa che aumentare per Boeri le possibilità che si possa raggiungere a breve. «Anche Pissarides (economista greco, Premio Nobel Economia 2010, ndr) ne ha parlato molto (di salario minimo, ndr) e ci ha spiegato che può essere una risposta importante anche rispetto alle sfide che vengono dall’automazione». La lezione dei Nobel, chiosa Boeri, indica una strada da battere: «premiare il merito non basta, servono più tutele».