Tiziana Cantone non si sarebbe suicidata e la madre non vorrebbe l’archiviazione del procedimento sulla morte della ragazza. La 31enne è stata trovata morta il 13 settembre 2016 a Mugnano, in provincia di Napoli, qualche anno dopo la diffusione online di alcuni suoi video e foto hard da parte dell’ex fidanzato. L’avvocato Gianluca Condrò, che difende Maria Teresa Giglio, madre di Tiziana Cantone, ha proposto al gip del Tribunale di Napoli Nord l’opposizione contro la richiesta di archiviazione. Il procedimento è aperto nei confronti di ignoti per il reato di omicidio.



La richiesta di archiviazione è stata presentata lo scorso 2 maggio ed è la seconda richiesta avanzata dalla Procura di Napoli Nord dopo quella del 10 novembre scorso. A seguito della prima, il giudice aveva accolto l’opposizione proposta dalla madre di Tiziana Cantone, disponendo ulteriori indagini. Secondo la donna, la figlia non si sarebbe suicidata.



L’avvocato: “Chiedo la prosecuzione delle indagini”

La difesa della madre di Tiziana Cantone, Maria Teresa Giglio, si dice “perplessa” dall’attività svolta dalla Procura di Napoli Nord nei 90 giorni di ulteriori indagini indicate dal gip, come sottolinea Napoli Today. In particolare, secondo gli avvocati a stupire sarebbe la “più totale inerzia rispetto all’esecuzione degli approfondimenti tecnici sollecitati“.

L’avvocato Condrò, legale della madre della donna morta nel 2016, spiega che è “oltremodo necessaria la prosecuzione delle indagini preliminari” con la nomina di un tecnico che “analizzando l’attrezzo ginnico possa accertare se la morte di Tiziana possa essere avvenuta con le modalità ipotizzate dal pm, e dunque se la panca ancora oggi presente sul luogo dei fatti, per le sue caratteristiche fisiche e strutturali, sia idonea a cagionare la morte di una persona”. La richiesta del legale al gip è “l’avocazione delle indagini al procuratore generale della Corte di Appello” e di “ordinare la prosecuzione delle indagini”.

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