Una delle presunte vittime di Tiziana Morandi, la cosiddetta “Mantide della Brianza”, ha parlato in esclusiva ai microfoni di “Lombardia Criminale”, trasmissione di Antenna 3. Nella descrizione degli accadimenti, l’uomo si è soffermato in particolare sul modus operandi della donna, facendo partire la sua narrazione dal giorno in cui si sono conosciuti sui social per un problema al braccio: “Lei si è presentata come medico e si è offerta di aiutarmi, perché stava raccogliendo soldi per una bambina che aveva bisogno di un’operazione – ha detto la vittima –. Mi ha offerto da bere una bibita, ma la prima volta ho rifiutato”.



Il giorno successivo “sono tornato da lei e ho fatto un altro massaggio. Mi ha offerto ancora la bibita, ne ho bevuto un sorso. Aveva un sapore strano, ma lì per lì non ho dato tanto peso alla cosa. Poi mi sono alzato e mi sono congedato. Era una Coca-Cola e in entrambe le occasioni Tiziana Morandi ha insistito molto nell’offrirmi da bere”.



TIZIANA MORANDI, PARLA UNA DELLE VITTIME: “HO RISCHIATO LA VITA E HO MESSO IN PERICOLO GLI ALTRI PER COLPA SUA”

Sempre a “Lombardia Criminale”, su Antenna 3, la presunta vittima di Tiziana Morandi ha parlato dell’episodio clou che l’ha visto protagonista, ovvero quando l’ha incontrata alla vigilia di Natale: “Appena arrivato da lei, ecco che mi ha offerto questa Coca-Cola, che io ho bevuto. Poi sono andato a prendere le pizze, le abbiamo mangiate. Mi sono congedato, ho preso l’auto e sono partito. A quel punto, i miei ricordi si fanno frammentari: ricordo di aver visto una macchina incidentata e di avere chiamato – non so come – la mia compagna. Mi ha soccorso lei. Sono stato male e mi sono risvegliato a Natale senza sapere cosa fosse successo. Ai soccorritori, mi ha riferito mio padre, dicevo: ‘Sono stato drogato'”.



L’uomo ha concluso così la sua “testimonianza” televisiva contro Tiziana Morandi: Ho rischiato la vita e questa è la cosa grave. Se fosse successo qualcosa a me o a terze persone? Lei sapeva che io ero sotto l’effetto di benzodiazepine! Per fortuna ero in una strada a senso unico di marcia, ovvero la tangenziale di Milano. Le vorrei però chiedere perché ha fatto tutto questo”.