Storie Italiane ha chiuso stamane con uno speciale dedicato al Festival di Sanremo 2024, show dal successo clamoroso che continua ad occupare le cronache. In studio vi era la nota cantante Tiziana Rivale, vincitrice del Sanremo del 1983 con “Sarà quel che Sarà”. La stessa artista ha criticato in parte il suo storico brano, dicendo: “La mia canzone aveva un testo infantile, una favoletta, fiabesco. Mi è riuscita bene – ha poi precisato – le giurie popolari hanno fatto il loro dovere, ma non vogliono far polemica, è solo una mia sensazione”.
Sulla canzone di Loredana Bertè, Pazza, portata al Sanremo del 2024, ha invece precisato: “La canzone della Bertè è molto orecchiabile, l’ho già imparata, arriva subito, io non volevo sminuirla – ha poi precisato in merito ad una precedente polemica – io parlavo male della mia canzone non quella degli altri”. Poi sulla Bertè ha detto sibillina: “C’è qualcosa di Tale e quale che non posso dire…”. In studio a Storie Italiane anche Silvia Salemi, che invece in merito alla sua “A casa di Luca”, grandissimo successo sempre di Sanremo, ha spiegato: “Sarò empre gratissima a Casa di Luca, capisco di essere identificata e che uno vuole uscire un po’ dal ruolo, però intanto avercene… io vendevo 1.000 copie al giorno di dischi veri all’epoca come Ligabue quindi non posso che essere grata, io poi faccio anche altro”.
DA TIZIANA RIVALE A ATTILIO FONTANA, SPECIALE SANREMO A STORIE ITALIANE
Infine le parole di Attilio Fontana, frontman e cantante de I Ragazzi Italiani, che sbancarono il Festival con il loro “Vero amore”: “E’ una storia strana quella di Vera Amore – ha spiegato in diretta tv – era tutto bellissimo, questa canzone non dovevamo portarla a Sanremo poi arrivò qualche giorno prima e convinse tutti e abbiamo registrato due giorni prima di andare a Sanremo e alla fine è stata un tormentone”. Tante interviste, senza dubbio interessanti, di tanti protagonisti della storia del Festival.