Tiziana, la donna di Umbertide in provincia di Perugia, vittima di violenze e stalking da parte dell’ex marito il cui caso è stato trattato da Chi L’ha Visto?, Torna in trasmissione per denunciare i gravi problemi di malfunzionamento del braccialetto elettronico, che per legge viene fatto indossare agli uomini ritenuti pericolosi ai quali viene imposto dal giudice il divieto di avvicinamento. La storia di Tiziana è comune a molte altre donne che si trovano costrette a dover vivere nelle vicinanze dell’ex compagno violento, che nonostante i provvedimenti giudiziari continua a mantenere comportamenti minacciosi e persecutori.



Nel suo caso, la misura cautelare imposta al marito prevedeva sia una distanza massima di avvicinamento che il braccialetto, che appunto dovrebbe rilevare eventuali violazioni. Purtroppo però, come ha affermato più volte la donna, il dispositivo ha fallito sistematicamente nel dare l’allarme, provocando invece altre volte false segnalazioni. Per questo motivo ora è stata accolta la richiesta di una misura ancora più restrittiva che prevede un divieto di dimora e avvicinamento aumentato da 50 a 500 metri.



La storia di Tiziana, vittima di stalking dall’ex marito, la denuncia a Chi L’ha Visto?: “Il braccialetto elettronico ha fallito, continuo ad avere paura”

Chi l’ha Visto? Racconta la storia di Tiziana, una donna che ha denunciato l’ex marito per violenze e stalking e che nonostante i provvedimenti giudiziari imposti all’uomo continua ad avere paura a causa del braccialetto elettronico che non funziona perché non rileva la distanza di avvicinamento massima quando è violata. La stessa donna aveva raccontato in trasmissione in una puntata precedente, che il compagno continuava a minacciarla sentendosi al sicuro, e le aveva detto più volte: “Il braccialetto elettronico non serve a niente, posso toglierlo quando voglio“.



Data la particolare pericolosità della situazione, visto che l’uomo vive in un furgone che si trova a soli 100 metri dal luogo di lavoro della vittima, il giudice ha ora disposto provvedimenti più stringenti aumentando la misura cautelare con un divieto che dovrebbe impedire all’ex violento di frequentare le stesse zone di Tiziana. Tuttavia la vicenda solleva una problematica comune e si aggiunge ad altre testimonianze di donne, che hanno confermato la totale inefficacia del braccialetto elettronico, soggetto a guasti frequenti e malfunzionamenti e che per questo motivo continuano a vivere nel terrore di subire ulteriori violenze.