Il settimanale Chi annuncia un’importante esclusiva sul matrimonio di Tiziano Ferro e Victor Allen. La coppia si è detta sì nuovamente a Sabaudia dopo le prime nozze a Los Angeles, e proprio il settimanale di Alfonso Signorini annuncia che nel nuovo numero ci saranno tutti i dettagli sulla cerimonia italiana con tanto di foto degli sposi prima e dopo le nozze. Intanto, vengono a galla i primi dettagli sul matrimonio e, in particolare, su quella che ormai possiamo definire una cerimonia lampo visto che, stando ai bene informati, è durata quasi mezz’ora alla presenza di un totale di 38 invitati che sono stati obbligati a lasciare all’entrata telefonini e tablet. A quanto pare la coppia non ha voluto distrazioni (secondo i cattivi si tratta solo di una questione di esclusive) e così tutti si sono concentrati proprio sul discorso dei due sposi. Il resto lo scopriremo nel nuovo del settimanale sperando anche che questi primi dettagli siano confermati.



LA LETTERA APERTA DI TIZIANO FERRO

Una lettera aperta e commossa è quella scritta da Tiziano Ferro e affidata al Corriere quest’oggi parlando di un ragazzo come tanti che passava le sue giornate in biblioteca, negli scaffali dedicati alla psicologia, alla ricerca di risposte sulla sua omosessualità. Lui “era uno su tremila”, un ragazzino di vent’anni timoroso del giudizio degli altri e alla ricerca di una vita rintanato in una biblioteca di Latina mentre gli altri suo coetanei erano alla ricerca dell’ultimo romanzo di Stephen King o simili. Il suo racconto è simile a tanti altri, a chi vive nella paura e nel dubbio, alla ricerca di una guida che non c’è: “Io stavo là, sceglievo insofferente e impaurito tra i titoli che mi ispiravano di più. Cercando una strada, un suggerimento, la salvezza, o forse solo cose che conoscevo già ma che forse mi sarebbero sembrate più semplici, meno aliene e alienanti, possibili e comunque appartenenti alla vita di tanti altri esseri umani, oltre che alla mia“. Così inizia la lettera che Tiziano Ferro ha voluto scrivere e dedicare a chi si trova nella sua stessa situazione e fatica a fare i conti con la propria natura almeno fino a che non è l’amore a guidare tutto, proprio come è successo a lui.



TIZIANO FERRO, L’OMOSESSUALITA’ E LA FEDE: “UN DIO CHE AMA E NON CHIEDE PEGNO”

Sullo sfondo rimane la fede, il suo essere cattolico e la sua voglia di affidarsi ad un Dio che non è uno scudo che tiene lontani e nemmeno che incute paura ma un “Dio simpatico, che ama e che non chiede pegno”. Questo è quello che gli ha dato la forza di andare avanti per la sua strada e che di cui adesso scrive: “Anch’io sono cattolico. Ma il messaggio che porto nel cuore è quello dell’amore universale, della carità, del soccorso reciproco, del rispetto per tutti, della compassione. Né ragione, né torto; questa è semplicemente la mia esperienza, la mia storia“. Quello che Tiziano Ferro chiede ai suoi fan e alla comunità tutta è quella di mettere l’essere umano al centro e la famiglia “qualsiasi sia la sua accezione” spazzando via quella disparità di diritti che regna sovrana e che in questi anni lo ha amareggiato e lo ha deluso. La sua lettera a cuore aperto arriva qualche giorno dopo il suo secondo sì al compagno Victor Allen, 54, ex consulente della Warner Bros, si conclude così, quasi come fosse un appello accorato a chi ama, a quel ragazzino che si rintanava in biblioteca: “Un miracolo è tutte le volte che la vita è più bella di come l’avevi immaginata…. Riguarda ogni ragazzino nascosto in mezzo agli scaffali di una libreria, con quel libro in mano. Uno su tremila. E riguarda ogni italiano libero, onesto, e innamorato come me di quel Dio simpatico“. Riusciremo a mettere al centro la persona tenendo ben presente il volto di questo Dio simpatico e allontanando la paura e il giudizio dal nostro io? Cliccate qui per leggere la lettera integralmente.

Leggi anche

Victor Allen: chi è l'ex marito di Tiziano Ferro e perché si sono lasciati/ "Con i figli, acuite le crepe"