Tobruk, diretto da Arthur Hiller

La programmazione televisiva di Rete 4 prevede, per il pomeriggio di lunedì 9 ottobre, a partire dalle ore 16,30, la messa in onda del film di genere guerra Tobruk. Si tratta di una pellicola frutto di una co-produzione tra Stati Uniti d’America e Germania Ovest, uscita nelle sale cinematografiche del 1967 e prodotta dalla Gibraltar Productions e The Corman Company. La regia è di Arthur Hiller, la cui opera più celebre è il film Love Story, per il quale è stato candiato all’Oscar come miglior regista nel 1971, e tra il 1993 ed il 1997 è stato presidente dell’Academy of Motion Picture Arts and Sciences. La sceneggiatura è stata firmata da Leo Gordon, il montaggio è frutto del lavoro di Robert C. Jones e le musiche sono frutto del genio di Bronislau Kaper che ha composto colonne sonore per 150 film a Hollywood, tra cui Gli ammutinati del Bounty, vincendo numerosi premi e Oscar.



Tra gli interpreti figurano Rock Hudson, indimenticabile ne Il Gigante, con James Dean, e George Peppard, che ricordiamo a fianco di Audrey Hepburn in Colazione da Tiffany e nel ruolo del colonnello John “Hannibal” Smith, nella serie di grande successo A-Team. Completano il cast Nigel Green, Guy Stockwell e Jack Watson.



La trama del film Tobruk: ispirata a eventi realmente accaduti

Il periodo storico in cui si svolge lazione di Tobruk è il mese di settembre del 1942, in piena Seconda Guerra Mondiale, in particolare durante la guerra africana . Il generale Rommel comanda le truppe tedesche dell’Africa Korps che in questo preciso momento si trovano ad una distanza di circa 100 km dal canale di Suez che è strategicamente importante per l’esito del conflitto. A lui è contrapposta l’ottava armata britannica che decide di passare all’azione, in particolare di attaccare le scorte tedesche di carburante che si trovano nella città di Tobruk, in Libia.



Purtroppo, l’ideatore del piano, ossia il maggiore Craig, è stato catturato dalle armate tedesche ed ora è rinchiuso in una struttura che si trova nei pressi di Algeri. È un uomo importante per il buon esito dell’operazione anche perché conosce perfettamente la lingua araba e il tedesco e inoltre sa come muoversi nel deserto. Le truppe inglesi devono necessariamente organizzare un’azione di recupero che viene splendidamente condotta dal capitano Bergmann che riesce a liberare il maggiore.

Successivamente si spostano verso la parte sud-orientale della Libia. In queste operazioni di spostamento, per avvicinarsi quanto più possibile alla città di Tobruk, c’è il fattore tempo che volge dalla parte dell’esercito tedesco, in quanto gli interventi devono essere effettuati entro otto giorni, prima che arrivino i rinforzi dei Royal Marines. Il piano prevede l’utilizzo di alcuni soldati ebrei tedeschi che si sono intrufolati tra le truppe della Germania e che in questo caso devono fingersi dei prigionieri di guerra. Tuttavia, nel commando c’è molta diffidenza, perché gli ebrei sostengono l’indipendenza di Israele, all’epoca ancora protettorato britannico. L’operazione non è delle più semplici, viste le difficoltà logistiche e la presenza sul territorio di un numero elevato di soldati tedeschi e di contingenti italiani che presidiano le zone…