A sinistra sono in corso le manovre per costruire una rete di alleanze in vista del voto del prossimo 25 settembre. Il Partito Democratico mira a diventare il punto di riferimento di un cartello anti-centrodestra che porta avanti l’agenda di Mario Draghi, ma da Italia Viva arriva un monito: Sinistra Italiana non ha nulla a che vedere con il progetto portato avanti dall’attuale primo ministro.
In un post pubblicato su Facebook, il deputato Gabriele Toccafondi non ha utilizzato troppi giri di parole: “Il Pd apre le porte all’alleanza con Sinistra Italiana, quel partito che ha definito il governo Draghi ‘delle banche e dei poteri forti’, il partito che ha votato 55 volte contro la fiducia al governo di unità nazionale. Questo Pd è lo stesso che si dice ‘riformista’ e che vuole seguire ‘l’agenda Draghi’?”.
IL MONITO GABRIELE TOCCAFONDI AL PD
Gabriele Toccafondi ha ribadito che la presenza del partito di Fratoianni nell’alleanza di sinistra sarebbe incoerente con quanto professato dal mondo dem. “Leggo interviste di autorevoli esponenti che affermano: ‘ma Sinistra Italiana non ha votato la sfiducia a Draghi’”, ha spiegato il renziano: “dimenticando che non ha votato la sfiducia solo perché in un anno e mezzo non ha mai votato la fiducia! Se queste sono le argomentazioni, le motivazioni, i grandi ideali intorno ai quali il Pd vuole costruire l’alleanza, capisco che l’unica motivazione e collante sia urlare ‘arriva la destra’. Ma all’Italia servono idee, programmi, azioni, volontà di cambiamento, servono riformisti, non slogan”. Non è tardata ad arrivare la replica di Fratoianni, che si è detto sorpreso dalle esternazioni di Toccafondi: “Lo abbiamo detto in tutte le salse e da tempo. Evidentemente non si è ancora ripreso dal flop della sua candidatura a sindaco di Sesto Fiorentino contro il nostro Lorenzo Falchi e il centrosinistra di quella città”.