Sono stati fatti passi avanti in Italia nella ricerca contro il Coronavirus. La risposta al Covid-19 potrebbe arrivare dal Tocilizumab, un farmaco che solitamente viene usato nella cura dell’artrite reumatoide. Inoltre, è un medicinale di elezione nel trattamento della sindrome da rilascio citochimica dopo il trattamento con le cellule Car-T. Questo farmaco è stato usato in Cina su 21 pazienti, ma per la prima volta viene ora somministrato in Italia in casi di Coronavirus e comincia a dare risultati significativi. Il Tocilizumab è stato somministrato sabato a due pazienti ricoverati all’ospedale Cotugno di Napoli, affetti da una polmonite severa da Covid-19. Nel giro di un giorno sono stati evidenziati miglioramenti incoraggianti soprattutto in uno dei due pazienti che quando era arrivato in ospedale aveva un quadro particolarmente critico. Grazie alla collaborazione tra l’Azienda Ospedaliera dei Colli, l’Istituto dei tumori di Napoli e alcuni medici cinesi si può ora valutare la possibilità di trattare altri malati che versano in condizioni critiche.



TOCILIZUMAB, FARMACO ARTRITE CONTRO CORONAVIRUS

Paolo Ascierto (Immunoterapia Oncologica e Terapie Innovative del Pascale) e Vincenzo Montesarchio (Oncologia dell’Azienda dei Colli) hanno spiegato che i 21 pazienti trattati in Cina per il Coronavirus con il farmaco Tocilizumab hanno mostrato miglioramenti importanti già nelle prime 24-48 ore dal trattamento. A tal proposito, hanno precisato – come riportato da Il Messaggero – che avviene in un’unica soluzione e agisce senza interferire col protocollo terapeutico a base di farmaci antivirali usati. «Qui in Italia hanno risposto subito i due pazienti napoletani. La speranza è che la sperimentazione possa risultare efficace anche sugli altri pazienti italiani». Sono invece più cauti i direttori generali dell’Azienda dei Colli e del Pascale: «In un momento come questo – affermano Maurizio di Mauro e Attilio Bianchiè di fondamentale importanza unire le forze e le esperienze dei nostri migliori professionisti per potenziare al massimo il sistema sanitario regionale e per dotarci di tutti gli strumenti necessari per fornire ai pazienti affetti da Covid-19 tutte le cure necessarie». Ma colgono anche l’occasione per ringraziare i medici che si stanno prendendo cura dei pazienti in questo momento difficile.



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