Tocilizumab, il farmaco usato contro il Coronavirus, diventa gratuito per gli ospedali. È prodotto dall’azienda farmaceutica Roche, che ha deciso di offrirlo in maniera gratuita a tutti gli ospedali che ne faranno richiesta. Lo ha comunicato l’amministratore delegato della Roche, Maurizio de Cicco. La sperimentazione è stata già richiesta da diversi ospedali che stanno trattando pazienti contagiati. Il farmaco è usato, ad esempio, all’Istituto Nazionale Tumori IRCCS Fondazione “Pascale” di Napoli su alcune persone infette. Stando ai primi riscontri, ne hanno beneficiato, riducendo gli effetti del Coronavirus. Si tratta di un anticorpo monoclonale, una proteina rimaneggiata e costruita per agire contro un’altra proteina, IL5, che favorisce invece l’infiammazione e la distruzione dei nostri tessuti. Il farmaco, studiato per il trattamento dell’artrite reumatoide e dell’artrite idiopatica giovanile sistemica, che è una grave forma di artrite reumatoide dei bambini. Ma sembra efficace anche contro il Coronavirus, da qui l’importante decisione di Roche. (agg. di Silvana Palazzo)



TOCILIZUMAB, FARMACO ANTI-ARTRITE CONTRO CORONAVIRUS

Il farmaco anti-artrite Tocilizumab utilizzato contro il Coronavirus? La speranza iniziale diventa sempre più concreta e la possibilità di poter vedere dei miglioramenti ancora maggiori cresce sempre di più. Tutto sarebbe nato da una intuizione durante una chat tra colleghi. Sarebbe seguita la somministrazione del farmaco in due pazienti gravi per polmonite da Covid-19 e 48 ore dopo sarebbero emersi anche i primi positivi miglioramenti. Il farmaco in questione, usato anche contro il lupus e la psoriasi, starebbe dando i suoi frutti anche in pazienti contagiati da coronavirus ed in gravi condizioni. A parlare, come spiega Fatto Quotidiano online, è stato l’oncologo Paolo Ascierto che ha commentato: “Il farmaco ha dimostrato di essere efficace contro la polmonite da Covid-19. A Napoli sono stati trattati i primi due pazienti in Italia, in 24 ore la terapia ha evidenziato ottimi risultati e domani sarà estubato uno dei due pazienti perché le sue condizioni sono migliorate. Ieri è iniziato il trattamento per altre due persone ed oggi ne tratteremo altre due”. Ascierto, presidente Fondazione Melanoma e Direttore dell’Unità di Oncologia Melanoma, Immunoterapia Oncologica e Terapie Innovative dell’Istituto Nazionale Tumori IRCCS Fondazione Pascale di Napoli ha spiegato che altri soggetti malati avrebbero già avuto la terapia anche nei centri di Bergamo, Fano e Milano ed auspica nella sua ulteriore diffusione, verso un protocollo nazionale.



TOCILIZUMAB, VERSO PROTOCOLLO NAZIONALE

L’uso del Tocilizumab in Italia è stato possibile attraverso un “un vero e proprio ponte della ricerca con i colleghi cinesi”. Lo ha spiegato Gerardo Botti, Direttore Scientifico del Pascale che ha aggiunto: “I risultati positivi di Tocilizumab devono essere validati, per questo serve uno studio multicentrico nazionale”. A parlare oggi a La Vita in Diretta, anche il direttore generale dell’ospedale Cotugno di Napoli Maurizio Di Mauro: “Abbiamo utilizzato un farmaco che si usa normalmente per l’artrite reumatoide e che agisce sul polmone, riducendo l’infiammazione. Visto che il virus si evolve come polmonite interstiziale, disinfiammando il polmone si evita che questi pazienti finiscano in terapia intensiva. Lo abbiamo usato su un paziente già ricoverato in terapia intensiva e domani al 99% verrà stubato e ritornerà in reparto. Quindi sta funzionando ed è una speranza”. Alla luce di ciò l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), come spiega Fatto Quotidiano, ha attivato in collaborazione con l’Ema, una fast track. Si tratta di un iter veloce che consente, in caso di dati su nuovi farmaci efficaci per combattere il Coronavirus, di approvarne l’uso negli ospedali in poche ore.

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