Buone notizie per il Tocilizumab, il farmaco artrite reumatoide sperimentato contro il coronavirus. L’aggiornamento arriva direttamente da Giulio Gallera, assessore al Welfare di Regione Lombardia: «I riscontri che stiamo avendo sono positivi. Il nostro collega Mattinzoli sta meglio grazie all’utilizzo di questo farmaco. Non è un dato scientifico, ma un dato oggettivo vero. C’è stato un netto miglioramento con questo farmaco sperimentale». «Di 6 pazienti, 3 hanno avuto miglioramenti, di cui uno ha fatto una TAC che ha mostrato una importante soluzione della polmonite», ha spiegato il dottor Paolo Ascierto ai microfoni di Fanpage, evidenziando poco dopo che, a proposito dei pazienti con le complicanze più gravi innescate, «bisognerebbe anticipare il trattamento e trattare il paziente nel momento in cui si aggrava ma non è ancora intubato». (Aggiornamento di MB)
TOCILIZUMAB, ISS: “FORSE EFFICACE PER CORONAVIRUS”
I numeri del Coronavirus sono in forte ascesa ma, in attesa che le restrizioni imposte dal governo producano effetti, una speranza arriva dal Tocilizumab. Il farmaco anti-artrite è prodotto dall’azienda farmaceutica Roche, che ha dato la sua disponibilità a fornirlo gratuitamente negli ospedali che ne faranno richiesta, come ad esempio la Puglia, oltre che la Campania. Ne ha parlato Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss) e tra i membri del Comitato tecnico scientifico che supporta il governo, sollecitato in conferenza stampa sulla sperimentazione. «In queste ore Aifa ha riunito il suo comitato tecnico-scientifico, ha analizzato le evidenze disponibili rispetto ai principi attivi proposto e credo che stia deliberando la possibilità di avviare delle sperimentazioni». In merito alla sperimentazione, Brusaferro ha ricordato che «quando si sperimentano dei farmaci, si parte da una plausibilità biologica, cioè dal fatto che il principio attivo usato abbia degli effetti che razionalmente possono risultare benefici per i pazienti o la patologia in considerazione».
TOCILIZUMAB, FARMACO VERSO SPERIMENTAZIONE AIFA
I farmaci finora usati per il Coronavirus sono medicine che nascono per altre patologie, quindi serve una sperimentazione per capire se sono efficaci per il Covid-19. «Premesso che non sono un clinico, ma un medico di sanità pubblica – ha detto Silvio Brusaferro in conferenza stampa – il razionale con cui si usa il principio attivo, usato dal Pascale e da altri ospedali d’Italia, mira a intervenire sulla reazione immunitaria scatenata dall’infezione. Questo farmaco oggi è registrato per un’altra patologia, ma il meccanismo d’azione potrebbe risultare efficace nelle manifestazioni cliniche del Coronavirus». Per il presidente dell’Iss l’aver sperimentato il Tocilizumab su alcuni soggetti è una prima indicazione. Quindi ha tracciato la strada da seguire: «Ne servono di definite, con valutazioni di parametri e un campione di soggetti significativo. Credo che Aifa si stia muovendo in questa prospettiva». Infine, ha spiegato che «è un’opportunità che va studiata e sperimentata per poter avere tutti quei parametri per capire se il meccanismo d’azione alla base è effettivamente efficace in tutti i pazienti affetti da Coronavirus o in una parte».