Nuovi studi scientifici confermano che il farmaco Tocilizumab è un’arma importante contro i casi gravi di Covid. Oggi è stata pubblicata, infatti, una ricerca sulla rivista scientifica The Journal of Clinical Medicine in cui si evidenzia l’efficacia del farmaco anti-artrite nella cura dell’infezione da coronavirus. Si tratta di una conferma visto che questo lavoro sintetizza i risultati di altri nove studi sulle diverse cure usate in corsia, esaminati tutti dal team di ricercatori e medici degli ospedali Pascale e Cotugno, coordinati da Paolo Ascierto e Alberto Maraolo. Dunque, usando i dati sulla mortalità a 28-30 giorni dal contagio, si evince che il Tocilizumab è associato ad una riduzione del rischio di decessi del 16%.



Si tratta di un anticorpo monoclonale che grazie al legame con i recettori dell’interleuchina 6 porta all’inibizione dei segnali proinfiammatori. La ricerca si basa su 6.489 pazienti, di cui 3.358 trattati con tale farmaco, e prende in considerazione la severità della malattia al momento della somministrazione dei medicinali.



ASCIERTO “TOCILIZUMAB MIGLIORA SOPRAVVIVENZA”

La nostra analisi conferma l’utilità del Tocilizumab nel migliorare la sopravvivenza complessiva dei pazienti colpiti dal virus, specialmente quando gravati da severa saturazione di ossigeno e segni di grave distress respiratorio”, ha confermato Paolo Ascierto, come riportato da Il Mattino. Dunque, ha concluso che “il Tocilizumab si sta rivelando una scelta terapeutica promettente e siamo orgogliosi di averlo dimostrato”.

Il successo del trattamento si evince anche dal fatto che un mese fa l’Aifa aveva lanciato un allarme sulla carenza temporanea di questo farmaco fino a quasi la fine di dicembre. “La domanda globale è aumentata ad un ritmo senza precedenti”, scriveva l’Agenzia italiana del farmaco in una nota ufficiale. Ciò è dovuto alle diverse applicazioni di questo farmaco. Questo è un farmaco usato soprattutto per l’artrite reumatoide, ma ora usato anche per il trattamento dei pazienti adulti ospedalizzati con Covid gravi o con livelli eleevati degli indici di infiammazione sistemica.