TODDE RISCHIA DI ESSERE INDAGATA PER FALSO: LE ULTIME NOVITÀ SUL CAOS IN SARDEGNA
Non è facile la situazione politica che si appresta ad affrontare la Presidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde, dopo che il Consiglio di Garanzia della Corte d’Appello di Cagliari ha disposto l’avvio dell’ordinanza sulla sua decadenza da Governatrice. Ma non meno complesso è l’aspetto giudiziario e penale della vicenda che ha sconvolto il “campo largo” subito dopo il Capodanno 2025. Come riporta oggi il Corriere della Sera, citando fonti dirette del Palazzo di Giustizia, a breve la Todde dovrebbe essere indagata, come atto dovuto, per il reato di falso. «È un atto dovuto inevitabile», spiegano dal Tribunale, dopo che lo scorso venerdì la Procura sarda ha ricevuto l’ordinanza con le sette irregolarità presunte della Governatrice, vincitrice delle Regionali di inizio 2024.
Tra le gravi inadempienze contestate, si evidenzia anche il possibile reato di falso, sul quale sarà inevitabile l’apertura di un fascicolo d’inchiesta sulla Presidente Todde. Tra l’iter giudiziario e quello politico-istituzionale, sarà tutt’altro che semplice arrivare in tempi brevi a una decisione definitiva sulla decadenza della Giunta Todde. Al momento, infatti, il Consiglio Regionale e l’organismo consiliare (composto da 9 membri della Giunta per le Elezioni) dovranno discutere il provvedimento disposto dalla Corte d’Appello. Con ogni probabilità, si attenderà l’esito dei ricorsi già presentati dai legali di Alessandra Todde, il che rende i tempi del “caso” particolarmente lunghi. Se ieri la Governatrice si dichiarava «tranquillissima», all’interno della maggioranza in Sardegna e anche sul fronte nazionale, le turbolenze sembrano appena iniziate. «L’ordinanza crea un problema, ma lo si sta affrontando», ha spiegato Roberto Deriu, capogruppo del PD in Sardegna.
PRONTA BATTAGLIA LEGALE (E POLITICA): INTANTO PROSEGUE IL SILENZIO DELLA SINISTRA SU TODDE “DECADUTA”
Resta il dato politico, in attesa di quello giuridico, di una Presidenza di fatto già “azzoppata” dopo meno di un anno di Governo della Regione Sardegna. Nel caso Todde, non sono affatto piaciuti all’interno del M5S i mancati interventi pubblici a difesa della Presidente da parte dei principali alleati del PD. Sebbene Schlein – come dichiarato dalla Todde – abbia sentito personalmente la Governatrice, non è stato diffuso alcun comunicato o nota ufficiale. Questo silenzio ha aumentato il nervosismo in uno scenario politicamente già molto complesso in seno al “campo largo”.
A dirla tutta, neanche Giuseppe Conte ha manifestato una forte vicinanza pubblica all’unica Presidente di Regione in quota M5S della storia. Intervistato su Radio Cusano, l’ex parlamentare e Ministro grillino Danilo Toninelli – che non nasconde la sua preferenza per il M5S delle origini guidato da Beppe Grillo – ha contestato la leadership di Conte, spiegando che la Todde fosse «la punta di diamante di Conte, che ora non parla perché il danno di immagine subìto è enorme». Secondo Toninelli, la Presidente della Regione Sardegna ora, politicamente, cammina su “una gamba sola” e, se dovesse commettere ulteriori errori, sarà abbandonata e crollerà in maniera inevitabile. È poi l’azione stessa della giunta di Centrosinistra che rischia comunque la “paralisi” nell’azione politica stessa, vista la palese fragilità della Presidente Todde che d’ora in poi rischia di “instaurarsi” nel Consiglio Regionale di Cagliari.