REGIONE SARDEGNA RIAVVIA IL TERMOVALORIZZATORE DI TOSSILO: LA SVOLTA TODDE E LA NUOVA GIRAVOLTA SUI RIFIUTI
«Per il M5s è un tema identitario»: parlava così l’allora viceministro del MISE nel Governo Draghi, Alessandra Todde, fissando il no secco dei 5Stelle all’accensione del termovalorizzatore di Roma. Passano tre anni e la Governatrice della Sardegna, dopo aver vinto una campagna elettorale anche per le posizioni nette anti-inceneritore Tossilo a Macomer (Nuoro), compie una nuova “giravolta” in casa 5Stelle avviando l’iter di riaccensione, e scatenando le polemiche di mezzo suo partito.
Lo scorso 29 gennaio durante la conferenza stampa a Cagliari, la Presidente Todde assieme agli assessori Laconi e Cani, ha annunciato che il termovalorizzatore Tossilo sarà acceso con un collaudo che durerà 6 mesi, con verifiche costanti al consorzio legato a Regione Sardegna e la promessa ai sindacati che non verrà privatizzato. Il punto però è che sull’inceneritore parte del Movimento 5Stelle sardo si era già espresso chiaramente contro l’utilizzo per lo smaltimento rifiuti, puntando invece all’ecologia di riutilizzo e al riciclo: giunta però a neanche un anno di governo regionale, pur nel caos politico dettato dalla vicenda della decadenza (per presunte irregolarità elettorali), Todde fa marcia indietro puntando sull’impianto di Macomer come spinta per risolvere le problematiche di smaltimento.
NON SOLO DECADENZA: PARTE DEL M5S FURIOSO CONTRO LA GOVERNATRICE TODDE, ECCO GLI SCENARI
«È un percorso che deve essere monitorato soprattutto per le aspettative dei comuni in fatto di gestione dei rifiuti», ha detto ancora la Presidente M5s nella conferenza stampa sulla riaccensione di Tossilo, aprendo a nuovo personale nel prossimo futuro e difendendo la scelta legata a urgenze tecniche e organizzative, prima che politiche. Bocciato dal Tar di Cagliari nel 2015, il termovalorizzatore torna ora in funzione per lo smaltimento di rifiuti da quasi 150 comuni sardi, considerato una priorità dalla componente Pd-Italia Viva interna alla giunta Todde.
Ed è proprio il “pressing” dem sulla Governatrice a scatenare le ire del M5s che pure si era sempre schierato apertamente contro l’inceneritore: «vi dovreste tutti dimettere», tuona l’europarlamentare M5s Dario Tamburrano a caldo dopo la notizia della riaccensione di Tossilo e il via libera dato dalla Governatrice Todde. In qualche modo la vicenda complicatissima della potenziale decadenza da Presidente potrebbe aver pesato sulla scelta di Todde, dato che da un lato il “campo largo” progressista a sostegno della Giunta sarda non ha finora richiesto passi indietro della ex viceministra, il che potrebbe però aver pesato in una sorta di “contro-risarcimento” politico con il via libera ad un progetto voluto dal Pd e osteggiato invece dal M5s, in particolare dall’ala più fedele a Beppe Grillo. Se però il caso politico del termovalorizzatore di Roma fu una delle concause della caduta del Governo Draghi, con l’ostilità aperta di Conte al Presidente del Consiglio dell’epoca, la “giravolta” della giunta Todde oggi non viene affatto gradita dalla base del partito, già in turbolenza dopo l’ultima Assemblea Costituente “anti-grillina”. La richiesta di dimissioni lanciata da Tamburrano contro Todde ha visto qualche altra condivisione tra alti “colonnelli” M5s, sebbene rimasti finora anonimi dietro le non precisate “fonti 5Stelle”. L’impressione è che la Governatrice possa aver dato il suo assenso in cambio all’appoggio del Partito Democratico al proseguire il governo in Sardegna nonostante le implicazioni giudiziarie dell’inchiesta sui documenti elettorali anomali presentati in campagna elettorale (e che rischiano di portare alla decadenza da Presidente).