Gli attori rischiano a causa dell’intelligenza artificiale e tra i primi a farne le spese è stato Tom Hanks. All’attore sono stati “rubati” voce e volto per la pubblicità di un piano assicurativo legato alle cure odontoiatriche. Lo stesso artista californiano ha lanciato l’allarme dal proprio profilo ufficiale di Instagram. In un post ha infatti avvisato i fan: “Non ho nulla a che fare con quel video”, promettendo poi che “ci saranno azioni legali”. L’intelligenza artificiale è in grado di simulare con precisione i tratti di persone esistenti e di ricopiarne la voce e questo era chiaro già da tempo: le conseguenze però possono essere disastrose.



Il mondo del cinema, soprattutto, tiene alta la guardia: il rischio è proprio quello di vedere l’AI creare prodotti che sembrino avere attori come protagonisti, quando in realtà non è così, come accaduto proprio con Tom Hanks. Tra le richieste di attori e sceneggiatori, protagonisti di un lungo sciopero, c’era proprio quella di una maggiore tutela da programmi informatici in grado di sostituirsi alla scrittura e alla recitazione di persone vere. Questi, infatti, oltre ad avere una precisione spaventosa, hanno costi quasi pari a zero.



L’allarme di Tom Hanks: “Chiunque può ricreare se stesso a qualsiasi età”

Ironia del destino, proprio Tom Hanks qualche tempo fa, parlando dell’intelligenza artificiale, aveva predetto ciò che poi è accaduto. “Se lo volessi potrei presentare una serie di sette film in cui recito come se avessi 32 anni”, aveva raccontato al comico britannico Adam Buxton. E ancora: “Posso dirti che ci sono discussioni in corso in tutte le corporazioni, tutte le agenzie e tutti gli studi legali per trovare le implicazioni legali riguardanti la mia faccia e la mia voce e la proprietà intellettuale. Ora chiunque può ricreare se stesso a qualsiasi età tramite l’intelligenza artificiale o una tecnologia deep fake. Potrei essere investito da un autobus domani ma le esibizioni possono continuare all’infinito”.



Il mondo del cinema, come ha spiegato il tabloid Daily Mail, e in particolare tutti i principali agenti delle celebrità, stanno studiando con attenzione le implicazioni legate all’intelligenza artificiale e quindi i diritti d’autore e i possibili guadagni. Ci sono ad esempio opere cinematografiche in cui gli attori appaiono più giovani: queste sono realizzate non più tramite il trucco, come si usava un tempo, ma attraverso l’utilizzo di software preposti. Proprio Tom Hanks ha annunciato lo scorso gennaio l’utilizzo della tecnologia Deep Fake nel film “Here”, con Paul Bettany, Kelly Reilly e Robin Wright.