Tom Holland dice addio ai social. L’attore di Spider Man ha annunciato la sua decisione tramite le sue pagine, spiegando che il motivo è legato alla pericolosità dei social media. La star 26enne ha spiegato di aver maturato la consapevolezza che siano dannosi per la sua salute mentale. «Trovo che Instagram e Twitter siano eccessivamente stimolanti, travolgenti. Sono ossessionato, mi faccio prendere e poi cado in una spirale quando leggo online cose che mi riguardano», ha spiegato ai suoi fan. Tom Holland ha quindi compreso che «questo è molto dannoso per il mio stato mentale. Così ho deciso di fare un passo indietro e di cancellare l’app».
Non si tratta di una decisione singolare, visto che diversi colleghi ne hanno presa una simile. Selena Gomez, ad esempio, si era presa una pausa e ha parlato dei social evidenziandone i potenziali effetti dannosi. Molti fan hanno applaudito la scelta di Tom Holland, definendo la sua decisione «una mossa intelligente». Nel video, comunque, l’attore ha colto l’occasione per promuovere un’associazione di beneficenza che si occupa di incoraggiare la salute mentale degli adolescenti.
LE REAZIONI ALLA DECISIONE DI TOM HOLLAND
Dopo il video si è sollevata un’ondata di affetto nei confronti di Tom Holland. «Ti amo amico», ha scritto Justin Bieber, che in passato ha parlato dei suoi problemi di salute mentale. «Prenditi tutto il tempo che ti serve», il messaggio invece di Lewis Hamilton. Negli ultimi mesi l’attività di Tom Holland sui social media era diventata meno frequente. Anche altre star si sono allontanate dai social media per determinati periodi di tempo.
Questo è stato il caso di Ed Sheeran, Camila Cabello e Demi Lovato. Gli effetti dei social media non si ripercuotono solo sui giovani. Anche il “veterano” Robert Lindsay, attore di teatro e di cinema, ha annunciato domenica la sua intenzione di passare meno tempo su Twitter. L’anno scorso, un rapporto dell’Education Policy Institute e del Prince’s Trust ha rilevato che la salute mentale, il benessere e l’autostima degli adolescenti sono stati danneggiati da un uso massiccio dei social media.