Le condizioni di salute di Tom Sizemore, in coma dal 18 febbraio scorso dopo un aneurisma cerebrale, sono ormai irreversibili. A comunicarlo a Variety è stato il suo manager, Charles Lago. “Tom è ancora in terapia intensiva in condizioni critiche. I medici hanno informato la famiglia che non ci sono più speranze e hanno raccomandato la decisione del fine vita”, ha affermato. “Chiediamo il rispetto della privacy durante questo difficile momento e ringraziamo tutti per le centinaia di messaggi di sostegno e di preghiere che abbiamo ricevuto”.
Un nuovo bollettino medico sull’attore sarà pubblicato il prossimo 1° marzo, ma non sembrerebbe che possa includere delle notizie positive. Lo stato di Tom Sizemore d’altronde era apparso disperato fin dai primi istanti successivi all’ictus che lo ha colpito poco più di una settimana fa nella sua casa di Los Angeles, provocandogli un aneurisma cerebrale e successivamente il coma. È per questo motivo che i medici avrebbero consigliato alla famiglia di staccare le spine dei macchinari che lo tengono artificialmente in vita.
Tom Sizemore in coma dopo aneurisma cerebrale: chi è l’attore
Alla vita di Tom Sizemore si aggiunge dunque l’ennesima parentesi drammatica, probabilmente l’ultima. L’attore nato a Detroit 61 anni fa, noto soprattutto per il celebre ruolo in “Salvate il soldato Ryan”, infatti, ha avuto un passato travagliato. La sua carriera è stata macchiata dalla tossicodipendenza, tanto che è stato arrestato più volte dopo essere stato rinvenuto in possesso di sostanze stupefacenti. Nel 2003 è stato successivamente accusato di di violenza domestica ai danni dell’ex fidanzata Heidi Fleiss.
I tentativi di ricondurre la sua vita alla normalità sono più volte falliti. Nel 2005 Tom Sizemore, dopo avere accettato di prendere parte ad un percorso di riabilitazione, fu infatti nuovamente arrestato poiché falsificò alcuni test anti stupefacenti. Le urine presentate ai medici erano manipolate e fu facile accorgersene attraverso l’errata temperatura. È per questo motivo che l’attore ha dovuto scontare altri 17 mesi di reclusione.