Tom Verlaine, chitarrista e frontman dei Television, è morto all’età di 73 anni, dopo avere lottato contro un male che non gli ha lasciato scampo. Sono tempi duri per l’universo del rock’n’roll, che ha recentemente pianto le scomparse di Jeff Beck e Crosby. L’anima dei Television, gruppo che rivoluzionò la scena punk statunitense degli anni Settanta con gli album “Marquee Moon” e “Venus”, si è spenta “dopo una breve malattia, come ha reso noto Jesse Paris Smith, figlia di Patti Smith.



Una comunicazione non casuale, in quanto la grande cantautrice ebbe una breve relazione con Tom Verlaine negli anni della gioventù e, come ricorda il “Corriere della Sera”, con i Television e i Talking Heads, ma anche i Blondie e i Ramones, monopolizzò la scena dell’epoca. Verlaine, all’anagrafe Thomas Miller, aveva iniziato a studiare pianoforte in tenera età. Durante la sua adolescenza fu ispirato a prendere in mano la chitarra dopo aver ascoltato la hit del 1966 dei Rolling Stones.



TOM VERLAINE, COM’È MORTO? L’ANNUNCIO DI JESSE PARIS SMITH

Nel 1968 Tom Verlaine, insieme all’amico Richard Meyer, si trasferì a New York e con Billy Ficca fondò i Neon Boys: a loro si aggiunse Richard Lloyd e la band modificò il suo nome in Television. Il loro brano di esordio “Little Johnny jewel” fece prendere il via alla loro carriera. Il gruppo, però, si sciolse e Tom Verlaine cominciò un’avventura da solista, che lo portò a pubblicare otto album, fino alla reunion del 1992 dei Television, che tornarono a suonare ufficialmente insieme dal 2001 sino ad oggi.



Come riporta sulle sue colonne anche Fanpage.it, su Twitter sono numerosi i messaggi di cordoglio per l’artista, fra cui spicca quello del giornalista Robert Palmer del “New York Times” nel 1987: “Tom Verlaine è il chitarrista da menzionare sempre se sei un giovane rocker con qualche pretesa di intelligenza e originalità”.