Il ministero della Salute ha disposto il ritiro dal mercato di alcuni marchi di tomini per il rischio di una possibile contaminazione da salmonella. Il provvedimento, datato 18 aprile ma pubblicato oggi con un ritardo di circa una settimana, scatta immediatamente, e dispone di riportare gli articoli potenzialmente contaminati nei punti vendita in cui sono stati acquistati, dai quali si potrà ricevere un rimborso per la cifra spesa, oppure la sostituzione del prodotto con uno non contaminato. I marchi di tomini coinvolti sono diversi, tutti prodotti dall’azienda Caseificio Longo, che opera con differenti nomi in base al mercato e alla catena di riferimento.



Quali sono i tomini ritirati dal mercato

I tomini potenzialmente coinvolti nella contaminazione da salmonella, si legge nel provvedimento del ministero della Salute, sono prodotti dal Caseificio Longo e riferiscono al Lotto numero 1074, con scadenza in data 27/04/2023. Le confezioni in cui sono venduti sono di due taglie, pari a 540 grammi per sei pezzi, oppure ad 1 kg per undici pezzi.



Il ritiro dei tomini, inoltre, è a scopo precauzionale, e pertanto non è da dare per scontato che la contaminazione da salmonella sia avvenuta, specialmente se si è già consumato il prodotto senza problemi. I marchi secondari coinvolti, invece, sono: Cuor di Terra, Torre d’Italia, Il Nonno Casaro, Fior Fiore Coop e Percorsi di Gusto Primia, oltre al già citato Caseificio Longo. Infine, i supermercati in cui si trovano questi marchi di tomini sono le catene: Penny Market, Esselunga, Bennet, il Gigante, Carrefour, Prix, Coop e Tigros.

Salmonella: quali sono i sintomi per riconoscerla

Supponendo, invece, che i tomini siano già stati consumati nei giorni scorsi, riportiamo anche i sintomi tipici della contaminazione da salmonella, al fine da poterla eventualmente riconoscere. Va, innanzitutto, sottolineato che non si tratta di una patologia potenzialmente mortale, nell’arco di 12 o 72 ore dovrebbero comparire i primi sintomi, mentre l’infezione tende a guarire nell’arco di 4-7 giorni. I sintomi tipici vanno dalla nausea, ai dolori addominali, passando anche per la diarrea, mentre meno comuni sono la febbre, il vomito, i dolori articolari, il mal di testa e le feci verdi.