Il nome di Tommaso Buscetta è tornato alla ribalta per un’affermazione offensiva di Clizia Incorvaia durante il Grande Fratello VIP rivolta ad un altro concorrente. Ma chi era davvero Tommaso Buscetta? Abbiamo raccontato i suoi trascorsi legati alla malavita, quindi della sua fitta rete criminale che lo ha portato ad essere uno dei personaggi più vicini a Cosa Nostra, fino alla svolta con il clamoroso pentimento. La sua vita è stata molto travagliata anche da un punto di vista sentimentale: sbirciando la sua biografia, infatti, si apprende di tre matrimoni con tre donne diverse, dalle quali ha avuto otto figli. Curiosa l’intervista con il giornalista Enzo Biagi, al quale svelò di aver perso la verginità a soli otto anni con una prostituta. Vedremo se questa sera al Grande Fratello verranno presi provvedimenti per il paragone offensivo di Clizia Incoravia; di certo la sua uscita nei confronti di Andrea Denver è stata poco felice. (Aggiornamento di Jacopo D’Antuono)

FU IL PRIMO PENTITO DI MAFIA

Il nome di Tommaso Buscetta negli ultimi giorni è tornato al centro dell’attenzione per via di una frase offensiva che lo conteneva, pronunciata da Clizia Incorvaia, concorrente del Grande Fratello Vip, nei confronti del coinquilino Andrea Dever. “Sei un Buscetta, un pentito”, avrebbe detto. Ma chi era davvero Tommaso Buscetta? Conosciuto dai più come il “boss dei due mondi” per via della sua rete criminale che si andava ad estendere ben oltre i confini europei, arrivando fino al Sud America, era l’uomo che sapeva tutti i segreti di Cosa Nostra non solo in Italia ma anche negli Usa. Il maggior conoscitore della mafia siciliana, nonché boss, divenne ben presto il primo collaboratore di giustizia a rivelare ai magistrati gli sporchi affari mafiosi, quelli della “nuova mafia” basata soprattutto sul traffico internazionale di stupefacenti, fino a rendere noti i legami tra malavita organizzata e mondo della politica. Grazie alle sue dichiarazioni fu anche protagonista di vere e proprie svolte investigative e processuali, non a caso il mondo che lo aveva a lungo accolto lo trattò poi come uno dei maggiori ‘traditori’, per aver deciso di passare dalla parte giusta.

TOMMASO BUSCETTA: ECCO CHI È

Classe 1928, don Masino – come veniva spesso chiamato Tommaso Buscetta – era nato a Palermo, ultimo di 17 figli, ma la morte lo sopraggiunse in America, a New York. A stroncarlo fu un tumore. Fu il primo grande pentito di mafia ad aver tradito Cosa Nostra rivelandone le strutture più complesse e contribuendo in maniera determinante a fare luce nelle inchieste condotte dal giudice Giovanni Falcone poichè ha permesso di ricostruire il mondo malavitoso siciliano fino a quel momento assolutamente insondabile. Così come sul piano pubblico, anche nel privato ci furono vari momenti di svolta nella vita di Buscetta. Fu sposato tre volte e dalle sue relazioni ebbe in tutto sette figli. L’adulterio di cui si macchiò gli creò non pochi problemi dal momento che non è contemplato dal codice mafioso. Questo gli costò un periodo di isolamento. In merito alla sua vita criminale, infine, l’attività di Buscetta iniziò con piccoli furti divenendo poi celebre a Palermo per essere un vero e proprio maestro nella falsificazione delle tessere di razionamento della farina di epoca fascista. Nel 1945 si affiliò alla cosca di Porta Nuova. Si trasferì in Brasile ma la sua attività in vetreria ben presto fallì segnando il ritorno in Sicilia nel 1956, dedicandosi al traffico di stupefacenti e al contrabbando di sigarette che lo portarono all’arresto. Non mancarono i grandi delitti commissionati da La Barbera. Dopo anni si omicidi e traffici illeciti nel ruolo di boss, nel 1983 ci fu l’ennesimo arresto e l’invito di Falcone a collaborare con la giustizia.