Tommaso Buscetta, protagonista della pellicola Il Traditore in onda questa su Rai1, fu il primo pentito di mafia collaboratore di giustizia dopo Leonardo Vitale. Negli ultimi anni prima della morte, Buscetta fece parlare di sé per via di una crociera nel Mediterraneo che si concesse dopo anni di lontananza dall’Europa a seguito del suo trasferimento prima in Brasile e poi negli Stati Uniti. In un libro-intervista a Saverio Lodato, pubblicato proprio a un anno dalla sua scomparsa, nel 1999, Buscetta si disse deluso dal fatto che l’Italia non fosse riuscita a distruggere cosa nostra. Don Masino morì di cancro il 2 aprile 2000. Aveva 71 anni. Fu sepolto in Florida, precisamente a North Miami, sotto falso nome. (agg. di Rossella Pastore)



Tommaso Buscetta morto per un tumore a 72 anni

“Tommaso Buscetta, il primo grande pentito della mafia siciliana, è morto domenica mattina negli Stati Uniti, stroncato da un tumore che lo affliggeva da tempo.” Esordiva così l’articolo de La Repubblica che annunciava la notizia della morte ell’ex boss della mafia. Buscetta è morto il 2 aprile 2000 in Florida, dopo aver scoperto di avere un cancro all’ultimo stadio ma è rimasto cosciente fino all’ultimo momento. I funerali sono stati celebrati a New York dove ha presenziato anche Luigi Li Gotti, legale dell’ex boss e di tanti altri pentiti di mafia.



Tommaso Buscetta non è però sepolto con questo nome: la sua lapide si trova a North Miami in Florida, dove ha vissuto la maggior parte della sua vita con la sua terza moglie e famiglia, ma con un nome fittizio.

La morte di Tommaso Buscetta e le parole di Giulio Andreotti

In America Tommaso Buscetta si è trasferito e sotto falso nome dopo essere stato il primo collaboratore a rivelare a Giovanni Falcone l’esistenza della “cupola” mafiosa. In tanti si espressero sulla sua morte, anche chi da Buscetta aveva ricevuto pesanti attacchi. Giulio Andreotti, ad esempio, consegnò ai giornalisti che lo interpellarono sulla morte dell’ex boss un appunto con scritto: “Prego per la sua anima. La malattia lo aveva da qualche tempo tolto di scena e io dichiarai pubblicamente che ero lieto che lo Stato lo avesse aiutato a sperimentare tutte le cure possibili”.



Enzo Biagi invece, che aveva avuto modo di intervistarlo anni prima, come riporta La Repubblica, dichiarò: “Sembra strano, ma ho perso un amico. Probabilmente non mi ha detto tutto, ma sono anche sicuro che non mi ha mai mentito. Adesso gli sia concessa la pace”.