Tommaso Marini si racconta a Ballando con le stelle 2024: “Da piccolo mi sentivo a disagio con me stesso”
Tommaso Marini ha raccontato una parte inedita e delicata della sua infanzia attraverso le telecamere di Ballando con le stelle 2024. Quello che oggi è un campione nello sporti italiano, da piccolo era un ragazzino fragile che si vergognava di se stesso. “Spesso non ho dato agli altri modo di aiutarmi. – ha esordito – Penso sia stato il mio periodo pre-adolescenziale e quello dell’adolescenza forse quello più critico. Non mi piacevo, non mi vedevo bene, non ti senti a tuo agio dentro il tuo fisico.”
È iniziato allora il momento più duro per Tommaso Marini, e questo perché “Ti inizi a rendere conto di alcune cose, che alcune parole, alcune situazioni nono sono più un gioco per te. Sia le parole che potevo sentire che quelle che mi potevo dire. Io mi vergognavo, non mi sentivo a mio agio.”
Tommaso Marini: “Oggi odio la superficialità, mi fa rabbia!”
In quegli anni, Tommaso cercava però di sminuire quel dolore che provava dentro: “Questo Tommasino un po’ più fragile io lo odiavo, perché diceva che andava tutto bene ma non era così. E questa superficialità che mi ha accompagnato per un periodo della mia vita è qualcosa che mi spaventa quando la vedo negli occhi delle altre persone e mi fa venire davvero molta rabbia.” ha spiegato.
Al contempo, questo dolore è stato il motore di una vera e propria svolta in lui: “Questa cosa mi ha fatto uscire un carattere più forte che non credevo di avere. Poi quando ho iniziato a diventare una macchina da guerra sportiva, ho iniziato ad essere più consapevole, sicuro, ma questo perché la società è un po’ una stronza, se la prende sempre col più debole. Arrivato al giorno d’oggi dico però che ho quasi risolto tutto.”