Tommaso Marini è uno dei prospetti più interessanti della scherma azzurra, con all’attivo un palmarès già di assoluto rilievo, impreziosito dall’argento individuale e nell’oro a squadre conseguiti nel fioretto ai Mondiali del Cairo, in Egitto. Il giovane (22 anni) è, di fatto, uno dei primi atleti influencer della cosiddetta “generazione Z”: estremamente social, ha una cura maniacale per la propria pagina Instagram e per i suoi addominali, è appassionato di moda e ama dipingersi le unghie.



“All’inizio mi scambiavano per un modello – ha confessato Tommaso Marini sulle colonne de ‘La Repubblica’ -. Ingaggio amici anche per 40 minuti per trovare l’angolazione giusta per una foto, ma l’aspetto fisico non sempre mi ha aiutato… ‘Se la tira’, mi dicevano. Mi dipingo le unghie, e allora? Ognuno è libero di fare quel che vuole, vivo nella massima libertà. Sono così anche i miei amici. Una parte dei giovani della mia età è più aperta, libera come le ragazze con cui esco. Io credo che la mia generazione, molto criticata da quelle che l’hanno preceduta, stia vivendo periodi non facili, e quindi diventerà tosta. Non dobbiamo insegnare, ma abituare la gente alla realtà attuale, alla libertà nell’ovvio rispetto delle regole. Se io gestisco la mia libertà senza invadere la tua, perché devi giudicarmi? Penso che la gentilezza sia un fattore chiave nella vita, se si è gentili si vive molto meglio. Certo, se non lo sono con te, il carattere ci vuole”.



TOMMASO MARINI: “AMO LA MODA, MI VOLEVO RITIRARE DALLA SCHERMA”

Sempre su “La Repubblica”, Tommaso Marini ha parlato di sé e della sua personalità, rivelando di avere un carattere complicato e di essere estroverso, bizzarro, dando la precedenza alla buona educazione. Attualmente studia Scienze sociali per la cooperazione internazionale, sperando che lo possa aiutare a ricoprire un ruolo nella Polizia di
Stato a cui appartiene, ma, se così non sarà, “sarà stata un’occasione per acculturarmi”. E poi c’è la passione per la moda: “Papà Stefano rappresentante di abbigliamento, mamma Anna modella. Non mi sento modaiolo, ma per me un abito è come un’opera d’arte. Durante il periodo del Covid e anche dopo – quanta paura di contagiarmi – ho acquistato abiti che hanno ancora l’etichetta. Non vedo l’ora di sfoggiarli”.



Venendo alla scherma, il sogno di Tommaso Marini senza dubbio è partecipare alle Olimpiadi, possibilmente già nel 2024 a Parigi, e gran parte del suo successo lo deve al ct Cerioni: “È un lottatore, ti senti sicuro quando hai come maestro un gladiatore della scherma. Sa dirti parole chiave che ti sbloccano, ha un talento mai visto, sa leggere molto bene l’assalto. Quando dicono che siamo diversi rispondo: siamo due guerrieri. Ma è stato lui a darmi la tranquillità a inizio stagione, quando pensavo addirittura di ritirarmi. Cerioni lancia i giovani, l’ingresso mio e di Guillaume Bianchi hanno portato aria fresca in squadra, siamo stati ben accolti dai veterani”. La maestra di Tomamso Marini è però una donna, Maria Elena Proietti Mosca, e accanto a lei c’è la preparatrice atletica Annalisa Coltorti: “Sanno tutto di me, i segreti, i problemi. Mi hanno coccolato. Sono figure fondamentali dal punto di vista emotivo, e io che sono assillante le chiamo spessissimo. Credo nella assoluta parità, certe problematiche le donne le capiscono meglio, hanno più sensibilità rispetto ad alcuni uomini”.