Al primo Mondiale, Tommaso Marini si è tolto lo sfizio di conquistare la Coppa. Un atleta particolare, originale, privo di timori reverenziali. Il ventiduenne di Ancona, intervistato dal Corriere dello Sport, ha ammesso di conoscere il suo valore, anche un Mondiale così non era nelle sue aspettative: “Però i risultati potevano farlo pensare”.
Tommaso Marini ha acceso i riflettori sull’importanza di Stefano Cerioni per il suo percorso di crescita, con il ct azzurro fondamentale nei momenti difficili: “Entrambi abbiamo una mentalità forte. Lui, insieme alla mia maestra Maria Elena Proietti, mi ha condotto a questi traguardi. Ha sempre avuto fiducia e mi ha dato speranza anche quest’inverno quando volevo mollare tutto”.
TOMMASO MARINI: “SOGNO L’OLIMPIADE”
Tommaso Marini ha poi parlato della sua passione per la moda, legata al padre, rappresentante di abbigliamento, ma anche alla madre, ex modella. Il fiorettista ha spiegato che “è qualcosa di spontaneo”: “E’ un mondo a volte fatto di apparenze e non sempre positivo, ma a me piace andare in giro e vestirmi nel mio stile, diciamo in maniera ‘anticonformista’. Lo faccio per me, non per gli altri, per fortuna l’Italia è un Paese molto libero”. Tommaso Marini ha detto di augurarsi di restare sempre lo stesso anche dopo questo Mondiale, anche se ha ammesso di essere attratto dal mondo dello spettacolo. Il suo obiettivo è arrivare all’Olimpiade, anche se si tratta ancora di un sogno. Il giovane ha inoltre rivelato di essere molto, molto scaramantico: “Tantissimo. In squadra mi chiamano il cartomante, perché ogni volta mi ricordo i riti prima delle gare precedenti da ripetere per non spezzare l’incantesimo”.