Tommaso Zorzi dice basta. Il vincitore dell’ultima edizione del Grande Fratello Vip ha deciso di affrontare su Instagram un discorso molto delicato che tocca molti: quello della diffusione di scatti intimi rubati. Zorzi ha vissuto questo problema sulla sua pelle e, in una serie di stories, non solo esprime i suoi sentimenti a riguardo, ma esalta la non tutela di tutti coloro vittima di questo dramma. “È vergognoso che dato l’apporto, il tempo e il peso che hanno i social network nel mondo, specialmente tra i giovani, non ci sia una c***o di attenzione, di regolamentazione, un modo per poter perseguire quella gente che non agisce in maniera corretta. È il Far West. “ ha tuonato Tommaso, “Siamo in mano a nessuno. Vale tutto. Chiunque si può svegliare la mattina e, da remoto, può creare un danno.”
Svela allora quanto a lui stesso è accaduto: “è successo che un profilo su Twitter spammasse una foto del mio organo genitale, vecchia, e lo poteva fare… Vi dico solo che Twitter ha chiuso gli uffici in Italia, non c’è più nessuno che puoi chiamare per far rimuovere un profilo. Puoi solo segnalare dall’app e non succede un c***a. Ed è vergognosa questa roba.”
Tommaso Zorzi furioso: “Sono veramente incaz*ato nero”
Tommaso Zorzi sottolinea i pochi mezzi a disposizione per la tutela degli utenti, vittime di furto e diffusione di foto personali e intime da parte di persone che “da remoto possono farti passare veramente delle brutte giornate”. L’unico modo “è mettere di tasca tua i soldi, pagare un avvocato, fare causa, la Polizia Postale, iniziare un iter infinito… Che poi siamo in Italia, quindi per tutto ci vuole dieci volte il tempo… Perdi soldi, tempo, salute e buon umore dietro a gente che è legittimata praticamente a fare ‘ste robe.”
Zorzi si dice stufo: “Scusate, ma sono veramente incaz*ato nero – sbotta – perché io non posso, sempre con più frequenza, leggere o sapere o venire a conoscenza di persone, come nel mio caso ma ce ne sono tanti altri, che devono subire rotture di c***o legate a una completa… Non ho neanche le parole”. E conclude ammettendo che tutto questo è “Un completo disastro”.