Dan Ashworth, direttore sportivo del Newcastle, è tornato su quanto accaduto al loro giocatore Sandro Tonali, finito al centro del caso scommesse: “È stato uno shock enorme, una sorpresa. Viviamo per la prima volta questa situazione ma prima di tutto Sandro è un essere umano. Tutti abbiamo fatto cose che non avremmo dovuto fare o di cui ci pentiamo”. Così, in conferenza stampa, il direttore ha parlato della vicenda che ha visto protagonista l’ex centrocampista del Milan, squalificato per 10 mesi nell’ambito dell’indagine della Figc sulle scommesse illegali: “Il nostro primo obiettivo è prenderci cura di Sandro e sostenerlo: probabilmente è più difficile per lui che per chiunque altro. Abbiamo un programma per sostenerlo e per fortuna può allenarsi con la squadra, il che è ottimo per il suo benessere mentale”.



Ashworth ha confermato che il Newcastle sta effettuando un’inchiesta interna sul trasferimento del giocatore: “È davvero difficile per me capire cosa sanno o cosa no gli altri club. Tutto quello che possiamo fare è guardare alla nostra indagine interna”.
Il club inglese “collaborando con tutte le parti coinvolte e ovviamente anche la FA è al corrente di tutto”. Il direttore sportivo ha poi ammesso di non sapere se il Milan fosse effettivamente a conoscenza o meno del problema di Tonali prima della cessione. Secondo la BBC, la società avrebbe chiesto delucidazioni direttamente al club rossonero.



Tonali, ultime notizie. Il Ds: “Sandro è stato eccezionale”

In conferenza stampa, Dan Ashworth, direttore sportivo del Newcastle, ha parlato anche della situazione contrattuale di Tonali: “Questo è un tema privato e confidenziale. Tutto quello che posso dire è che Sandro è stato eccezionale da quando è venuta fuori la vicenda, è stato pienamente collaborativo. Si tratta di un’ottima persona che sta vivendo una situazione difficile da affrontare. Sente di aver deluso tante persone”. Riguardo invece il Milan, ha spiegato: “Non abbiamo più avuto conversazioni con loro da allora, ma ovviamente saranno i benvenuti al St James’ Park come abbiamo fatto con Dortmund e Psg”.



La Federcalcio inglese, la Football Association, ha confermato di aver avviato un’indagine per capire se il giocatore italiano classe 2000 abbia infranto le regole anche dopo il suo approdo in Premier League. Potrebbe aver giocato su campionati esteri, su quello inglese o addirittura sulla propria squadra: ciò, infatti, porterebbe ad una sanzione aggiuntiva rispetto a quella stabilita in Italia. Riguardo la questione stipendio, Ashworth ha concluso: “Potreste vederla in questo modo. All’interno del contratto c’è sempre una certa flessibilità. Dipende da come reagiscono i giocatori quando infrangono una regola, per esempio. Come club, sappiamo in che maniera Sandro ha agito da quando è scoppiata la questione”.